Heinrich Böll: differenze tra le versioni

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''La capacità di soffrire''
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*Talvolta mi pare di non aver cominciato ad amarlo che il giorno in cui compresi quanto disprezzasse le leggi.
 
*"In [[guerra]] mi ubriacavo di [[noia]]. Non puoi credere come ci possa ubriacare di noia; finisce che poi te ne stai a letto e tutto ti gira davanti agli occhi. Prova a bere tre secchie d'[[acqua]] tiepida, ti ubriacherai d'acqua... come di noia."
 
*"Vorrei sapere per esempio perché mi hai sposata." "Per via della colazione" spiegai. "Cercavo qualcuno con cui poter fare colazione per tutta la [[vita]], e la mia scelta – così si dice, no? – cadde su di te. Sei stata una magnifica compagna di colazioni. E con te non mi sono mai annoiato. Neanche tu con me, spero."
 
*"lo inchiodarono alla [[croce cristiana|croce]], lo inchiodarono alla croce... e non disse nemmeno una parola"
 
*Miliardi di cimici e di pidocchi, di pulci e di zanzare si mettono in moto appena scoppia una guerra, obbedendo al muto comando che dice loro che ci sarà qualcosa da dare.
 
*Non ho mai parlato di uomini in gamba, perché gli uomini in gamba li ho sempre odiati, non riesco a immaginarmi niente di più noioso di un [[uomo]] in gamba.
 
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*Il [[Paradiso]] è un mercato nero dove c'è di tutto?
*La siringa: strano, misterioso strumento di vetro e di nichel, minuscolo e pulito, troppo pulito, animaletto a forma di libelulla dal becco di colibrì, diafano colibrì che si riempiva il ventre pompando da una fialetta di vetro e infilava poi il grifo puntato nel braccio della nonna.
 
==''La capacità di soffrire''==
*[[Karl Rahner]] era uno dei pochi che ringraziava per ogni libro che gli donavo [...]. Forse, o molto probabilmente, la sua produttività incredibile, quasi inconcepibile, era la ricerca costante di una nuova lingua della teologia la quale, essendosi sovraccaricata per più di un millennio, aveva perso la sua capacità di comunicare, non dava più «messaggi», minacciava di ridursi ad essere fine a se stessa, un qualcosa di vano che segue le mode. Quel che Rahner cercava, senza trovarlo sempre, era la modernità «durevole», l'«odiernità» del messaggio, e forse le trovava di più nella letteratura e nell'arte odierne che non nella sua «disciplina». Karl Rahner era l'unione singolare di apertura e compattezza, una combinazione audace, l'unica possibile. (da ''Karl Rahner'', p. 138)
*In Karl Rahner era straordinaria la «credibilità» della sua fede al cospetto di una forza intellettiva ed anche intellettuale tanto grande, anche al cospetto di tanta sobria obiettività. Era un testimone che non prestava solo ma che dava anche testimonianza. (da ''Karl Rahner'', p. 139)
*Difese la sua fede con consapevolezza impavida e priva di modestia davanti a rozzi arrangiatori di sinodi, la difese davanti a papi e cardinali, non mise in vendita la sua odiernità. Era l'esatto contrario di un ciclista: spingeva in salita, si conteneva in discesa. (da ''Karl Rahner'', p. 139)
*I soldati dell'esercito non sono i nostri avversari, sono i nostri alleati potenziali in quanto sono testimoni diretti dell'assurdità degli armamenti e la sperimentano su se stessi. (da ''Saluto alla manifestazione per la pace del 20 ottobre 1984 a Bonn'', p. 170)
*Ci stiamo avvicinando ad una [[cultura]] subordinata ad indici d'ascolto. [...] Ma una cultura che si subordina agli indici d'ascolto, quindi al successo di pubblico, è una cultura persa. Si può fare cultura solo in opposizione agli indici d'ascolto o a dispetto di un indice basso. Quando la tanto decantata varietà dell'informazione si sarà definitivamente svelata come varietà propagandistica, allora si ritornerà con desiderio ai libri. Speriamo che prima di allora le biblioteche non siano vuote. (da ''Lettera di saluto al dottor Horst-Johannes Tùmmers per il 26 ottobre 1984'', p. 176)
 
==''Opinioni di un clown''==
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==Bibliografia==
*Heinrich Böll, ''Foto di gruppo con signora'', traduzione di [[Italo Alighiero Chiusano]], Einaudi, Torino, 1971, ISBN 88-06-18276-5.
*Heinrich Böll, ''Casa senza custode'' (''Haus Ohne Hǖtter''), traduzione di [[Italo Alighiero Chiusano]], I Libri del Pavone, Mondadori, Milano, 1961, ISBN 88-04-48390-3.
*Heinrich Böll, ''La capacità di soffrire'', traduzione di Maria Teresa Ferrari, a cura di Italo A. Chiusano, Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1990. ISBN 88-7692-204-0 ([http://books.google.it/books?id=WmcaKurE73EC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Anteprima su Google Libri])
*Heinrich Böll, ''Opinioni di un clown'', traduzione di Amina Pandolfi, Oscar Mondadori, Milano, 1972, ISBN 88-04-48765-8.
*Heinrich Böll, ''Termine di un viaggio di servizio'', traduzione di Marianello Marianelli e Marlis Ingenmey, Bompiani, Milano, 1972, ISBN 88-452-4347-8.
*Heinrich Böll, ''E non disse nemmeno una parola'', traduzione di [[Italo Alighiero Chiusano]], Oscar Mondadori, Milano, 1977, ISBN 88-04-45562-4.
*Ester Dinacci, ''Realtà della Germania'', Edizioni Scientifiche Italiane (ESI), Napoli, 1970.