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(fix NDR, tolgo citazione di Charlie Chaplin già presente nella sua voce) |
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*[[Charlie Chaplin]] è a bordo. La notizia mi sconvolge. Più tardi Chaplin mi disse: «Il vero compito di un'opera è quello di permettere ad amici come noi di bruciare le tappe. Ci conosciamo da sempre»
*Non parlo l'inglese. Chaplin non parla il francese. E parliamo senza il minimo sforzo. Che cosa succede? Che lingua è la nostra? È la lingua viva, la più viva di tutte, che nasce dalla volontà di comunicare ad ogni costo, la lingua dei mimi, la lingua dei poeti, la lingua del cuore. (p. 136)
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*Chaplin deve essere pronunciato alla francese: è la famiglia del pittore.<br>Di due origini è orgoglioso. Questa discendenza francese e una nonna zingara. (p. 141)
*Il palazzo imperiale di [[Tokyo]], città a forma di ruota, è il mozzo intorno al quale tutto gira. La muraglia grigia, i larghi fossati d'acqua stagnante, non lasciano mai intravedere il Mikado. Se viaggia, tra il Palazzo e la stazione, la folla s'inginocchia e abbassa gli occhi. […] Il palazzo imperiale è il Vaticano di quella religione del dovere. (p. 149)
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