Herman Melville: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
minuzie, sfid
Riga 1:
[[Immagine:Herman melville.jpg|thumb|Herman Melville]]
'''Herman Melville''' (1819 – 1891), romanzierescrittore, criticopoeta e poetacritico letterario statunitense.
 
==Citazioni di Herman Melville==
Riga 13:
*Preferirei di [[Sì e no|no]]. (da ''Bartleby lo Scrivano'')
:''I prefer not to''.<ref>Cfr. Giorgio Bassani, ''Il giardino dei Finzi-Contini''.</ref>
 
===Senza fonte===
{{senza fonte}}
 
*La battaglia di tutte le battaglie è [[scrivere]].
*Non c'è malvagio che non sia precoce.
 
==''Moby Dick''==
Line 25 ⟶ 19:
 
===Citazioni===
*Ci sono certe bizzarre circostanze in questa strana e caotica faccenda che chiamiamo [[vita]], che un uomo prende l'intero universo per un'enorme burla in atto, sebbene non riesca a vederne troppo chiaramente l'arguzia, e sospetti anzichenò che la burla non sia alle spalle di altri che le sue. Egli ingolla tutti gli avvenimenti, [...] non importa quanto indigeribili, come uno struzzo dallo stomaco robusto inghiotte pallottole e pietre focaie. E quanto alle piccole difficoltà e afflizioni, le prospettive d'improvvisa rovina, di pericolo della vita o del corpo, tutto questo, e perfino la morte, gli sembrano ingegnosi e amichevoli colpi, allegre spunzonature nei fianchi, somministrati dall'invisibile e inspiegabile vecchio mattacchione.
*E un significato si nasconde di sicuro in tutte le cose, altrimenti tutte le cose varrebbero ben poco e il globo stesso del mondo non sarebbe che un simbolo vano, buono soltanto, come si fa delle colline intorno a Boston, a vendersi a carrettate per colmare qualche palude della via Lattea.
*Gli uomini possono sembrare detestabili presi in società commerciali e in nazioni, possono esserci tra loro dei furfanti, degli stupidi e degli assassini, possono avere facce vili e sparute, ma l'uomo, nell'ideale, è così nobile e così splendido, è una creatura così grande e radiosa, che sopra ogni sua macchia d'ignominia tutti i compagni dovrebbero correre a gettare i loro mantelli più preziosi.
*In certe anime c'è un'aquila di Catskill che può egualmente precipitarsi nei burroni più oscuri e tornare a librarsi in alto e scomparire negli spazi solari. E anche ove essa voli per sempre nel burrone, questo burrone è dei monti, e così, nella sua più bassa discesa, l'aquila montana è sempre più in alto degli uccelli della pianura, anche quando questi salgono.
*L'[[inferno]] è un'idea nata originariamente da un pasticcio di mele mal digerito e da allora perpetuata attraverso le dispepsie ereditarie prodotte dai Ramadan.
*Lascio una scia bianca e inquieta, acque pallide, facce più pallide, dovunque passo. Le onde invidiose si gonfiano ai lati per sommergere la mia traccia: facciano, ma prima io passo. ('''Achab''')
*Meglio dormire con un cannibale astemio che con un cristiano ubriaco. ('''Ismaele''')
Line 39 ⟶ 33:
*Se questo mondo fosse un piano infinito e navigando a oriente noi potessimo sempre raggiungere nuove distanze e scoprire cose più dolci e nuove di tutte le Cicladi o le Isole del Re Salomone, allora il viaggio conterrebbe una promessa. Ma, nell'inseguire quei lontani misteri di cui sogniamo, o nella caccia tormentosa di quel fantasma demoniaco che prima o poi nuota dinanzi a tutti i cuori umani, nella caccia di tali cose intorno a questo globo, esse o ci conducono in vuoti labirinti o ci lasciano sommersi a metà strada.
*Una bella fronte umana che pensa [...] è come quel sigillo aureo apposto dagli imperatori tedeschi ai loro decreti. Significa un " Dio: fatto oggi di mio pugno."
*Che Iddio ti aiuti vecchio, i tuoi pensieri hanno fatto di te una creatura; e a colui che dal proprio intenso pensare è trasformato in un [[Prometeo]], un avvoltoio mangia dentro il cuore per sempre: quell'avvoltoio è la creatura stessa che egli ha creato. (p. 233)
*Di sotto il suo cappello abbassato, una lacrima di Acab cadde in mare:e tutto il Pacifico non contenne ricchezze paragonabili a quella goccia di pianto. (p. 550)
*La [[vecchiaia]] è sempre insonne, come se, da quanto più tempo un uomo è legato alla vita, tanto meno abbia alcunché da spartire con cose che somiglino alla morte. (p. 156)
*Egli accumulava sulla gobba bianca della balena la somma di tutta l’ira e di tutto l’odio provati dall'interezza razza dal tempo di Adamo, e poi, come se il suo petto fosse un mortaio, le sparava addosso la bomba del suo cuore bruciante.