Aldo Capitini: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Il [[bambino]] è il figlio della festa; ogni data di [[nascita]] è un natale che non è soltanto un incremento della compresenza, ma è anche una prova del portare al massimo il nostro impegno al valore, al quale segue qualche cosa della realtà liberata. (p. 118)
*Il [[bambino]] è il figlio della festa. (p. 118)
*La protesta per il passo della [[morte]] è più religiosa che la sua accettazione, e il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è più religioso del [[Benedetto Croce|Croce]]. Dal Leopardi possono venire le aperture pratiche religiose, dal Croce può venire il servizio ai valori. Il Croce è greco-europeo, perché la civiltà [[Europa|europea]] porta al suo sommo l'affermazione dei valori. Il Leopardi comprende questi (le virtù), ma cerca gl'individui, e li vede morire, non li trova più, sono i morti. È aperto, dunque, al tu; in potenza ci sono le aperture pratiche religiose. (p. 131)
*La [[carità]], divenuta apertura religiosa, siede in silenzio vicino al morente, con la certezza che egli non andrà nel nulla, ma, lasciato il suo corpo, sta nell'intima compresenza da cui sorgerà una realtà liberata. (p. 139)
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*Religioso indubbiamente è nell'''[[L'arpa birmana|Arpa birmana]]'' il contrasto tra il piacevolissimo ritorno dei reduci alle cose semplici e quotidiane della vita e la missione di chi resta, solo e piangente, a seppellire i soldati morti.<br />La rivoluzione che porta il [[cristianesimo]] è di rendere la morte apparente. Per far questo poggia sulla «[[Risurrezione|resurrezione]]» di Gesù Cristo. (p. 255)
*Ogni essere che muore è un [[martire]], un testimone dei limiti di questa realtà, è uno che ne ha sofferto. (p. 255)
*Dovremmo aver coscienza che abitiamo in un immenso [[cimitero]]. (p. 259)
*Bisogna piangere per essere consolati, bussare perché sia aperto, buttarsi alla molteplicità dei Tutti affinché viviamo l'Unità. Bisogna esprimere costantemente l'opposizione alla realtà che dà la morte, come in politica bisogna essere per la rivoluzione aperta permanente. Se per principio si accettano gli [[eventi]], si finisce per accettarli tutti, anche quello della morte; ma allora non si vedono altro che gli eventi. L'apertura alla compresenza accetta solo gli eventi di incremento: le nascite e i valori. (p. 269)
*Tutte le volte che salgo su una cima di un [[Montagna|monte]] mi accade di trovarla più familiare, nel terreno, nei sassi, nelle erbe, e meno misteriosa di quanto l'immaginavo tendendo ad essa, ma l'[[orizzonte]] mi sorprende sempre. (p. 279)
*Nella [[festa]] si trova una ragione più profonda della vita, una solidarietà più salda, un anticipo della liberazione, un'atmosfera in cui ci si purifica, ci si eleva, ci si abbandona. (p. 281)
*È segno di senilità per le persone e per le civiltà tornare sempre alla propria fanciullezza, mentre è segno di apertura affezionarsi ai bambini ora viventi: avete questi, e perché state a rievocare, affranti e stupefatti, la vostra [[infanzia]]? (pp. 281-282)
 
==''Religione aperta''==