Teoria della relatività: differenze tra le versioni

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Federigo Enriques+1
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*Materia e spazio vuoto – il pieno e il vuoto – furono i due concetti, fondamentalmente distinti, sui quali si basò l'atomismo di Democrito e di Newton. Nella relatività generale, questi due concetti non possono più rimanere separati. Ovunque è presente una massa, sarà presente anche un campo gravitazionale, e questo campo si manifesterà come una curvatura dello spazio che circonda quella massa. Non dobbiamo pensare, tuttavia, che il campo riempia la spazio e lo «incurvi». Il campo e lo spazio non possono essere distinti: il campo è lo spazio curvo! ([[Fritjof Capra]])
 
===[[Albert Einstein]]===
*Dopo dieci anni di riflessione, un siffatto principio risultò da un paradosso nel quale m'ero imbattuto all'età di 16 anni: se io potessi seguire un raggio di luce a velocità c (la velocità della luce nel vuoto), il raggio di luce mi apparirebbe come un campo elettromagnetico oscillante nello spazio, in stato di quiete. Ma nulla del genere sembra possa sussistere sulla base dell'esperienza o delle equazioni di Maxwell. Fin dal principio mi sembrò intuitivamente chiaro che, dal punto di vista di un tale ipotetico osservatore, tutto debba accadere secondo le stesse leggi che valgono per un osservatore fermo rispetto alla Terra. Altrimenti, come farebbe il primo osservatore a sapere, cioè come potrebbe stabilire, di essere in uno stato di rapidissimo moto uniforme?<br />È chiaro che in questo paradosso è già contenuto il germe della teoria della relatività particolare.
*La teoria della relatività generale, per conseguenza, procede dal seguente principio: le leggi naturali debbono essere espresse da equazioni che siano covarianti rispetto al gruppo delle trasformazioni continue di coordinate. Questo gruppo sostituisce il gruppo delle trasformazioni di Lorentz della teoria della relatività particolare, che è un sottogruppo del primo.
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*Si deve ammettere che la relatività è andata oltre le teorie fisiche precedenti nel rinunciare alla «vicinanza all'esperienza» dei concetti fondamentali allo scopo di raggiungere la semplicità logica.
 
===[[Wolfgang Pauli]]===
*Nella teoria della relatività, la velocità della luce giuoca sotto molti rispetti il ruolo di una velocità infinitamente grande. Ma per prevenire ogni equivoco desideriamo ancora sottolineare in modo particolare che il teorema dell'impossibilità di velocità maggiori di ''c'', proprio per come è stato dimostrato, vale solo per i sistemi di riferimento galileiani.
*Riassumendo possiamo dire: Il postulato di relatività implica che una traslazione uniforme del baricentro dell'universo rispetto a un sistema isolato non ha alcun influsso sui fenomeni che in quel sistema si sviluppano.
*Si può dunque considerare dimostrato che il principio di relatività, congiunto ai teoremi di conservazione della quantità di moto e dell'energia, conduce al principio fondamentale dell'inerzia di ogni tipo di energia. Possiamo con Einstein considerare questo principio come il più importante risultato della teoria della relatività ristretta. Una verifica sperimentale quantitativa non è stata fino ad ora possibile. Già nella sua prima pubblicazione su questo argomento Einstein ha indicato nei processi radioattivi un possibile mezzo per la verifica della teoria.
 
== =Voci correlate ===
*[[Albert Einstein]]
*[[Fisica]]