Nonviolenza: differenze tra le versioni
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Lorenzo Guadagnucci |
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*Vi vorrei pregare, con tutto il cuore, di avere il coraggio di una scelta radicale di non violenza. Questo sistema è violento per natura. Noi dobbiamo costruire un sistema non violento, una civiltà della tenerezza. ([[Alex Zanotelli]])
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*Il nonviolento che si fa cortigiano è disgustoso: migliore è allora il tirannicida [...]. La nonviolenza è il punto della tensione più profonda del sovvertimento di una società inadeguata.
*La nonviolenza è attivissima. La nonviolenza è prova di sovrabbondanza interiore, per cui all'uso della violenza che sarebbe ovvio, naturale, possibilissimo, viene sostituita, per ulteriore ricerca e sforzo, la nonviolenza. Sarebbe anche qui falsificazione intendere il nonviolento come un pedante occupato esclusivamente a torcere il volto davanti ad ogni menomo atto violento, senza addentrarsi nella vita e nei suoi motivi. Tra il nonviolento inerte e il soldato che si esercita faticosamente ed arrischia, la possibilità di un valore morale è più nel secondo che nel primo.
*La nonviolenza [...] è collocazione e scelta volontaria, non un dogma; e ognuno può a sua ispirazione (Spiritus ubi vult spirat) dirigerla.
*La vera nonviolenza non accetta nemmeno le violenze passate, e perciò non approva l'umanità, la società, la realtà, come sono ora. Non accetta la realtà dove l'[[animale]] grande mangia l'animale piccolo; e perciò cerca di stabilire unità amore anche verso gli animali, appunto per iniziare il bene; non accetta che i viventi prendano il posto dei morti; non accetta la fortuna dei forti e dei potenti, e perciò tende a soccorrere i deboli, gli stroncati; non accetta il potere e la ricchezza privata, e perciò tende a costituire forme di federalismo nonviolento dal basso e forme di aiuto e reciprocità sociale e fruizione comune di beni sempre più larghe. Essa ha come guida instancabile la presenza di tutti, e il principio che ogni singolo essere è insostituibile.
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*Ho imparato la lezione della non-violenza da mia moglie, quando ho cercato di piegarla alla mia volontà. La sua determinazione nel resistere al mio volere da un canto, e la sua quieta sottomissione alla sofferenza provocata dalla mia stupidità, dall'altro, hanno finito per farmi vergognare di me stesso e convincermi a guarire dalla ottusità di pensare che ero nato per dominarla; in questo modo è diventata lei la mia maestra della non-violenza.
*Il più duro metallo si arrende al grado di calore sufficiente. Nello stesso modo il cuore più duro deve fondere all'adeguato grado di calore della non-violenza. E non c'è limite alla capacità della non-violenza di generare calore.
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==Voci correlate==
*[[Mitezza]]
*[[Obiezione di coscienza]]
*[[Pace]]
*[[Pacifismo]]
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