Anacleto Verrecchia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
eh, nessuno...
Nessun oggetto della modifica
Riga 92:
* Uno scettro caduto nel fango viene raccolto come frusta.
* Uno storico italiano che ha compulsato alcuni documenti negli archivi imperiali di Vienna mi racconta qualche cosa di esilarante. Nel 1849, durante l'incontro tra Vittorio Emanuele II e Radetzky, questi avrebbe detto: "Maestà, ritiri lo Statuto e aggiustiamola così". E Vittorio Emanuele gli avrebbe risposto in piemontese: "Ch'as preocopa nen, marescial, che con un causs an tal cul i pense mi a cui quatr avocat" (non si preoccupi, maresciallo, che con un calcio in culo ci penso io a quei quattro avvocati). L'incontro avvenne dopo la disfatta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio.
 
==''Diario del Gran Paradiso'' ==
 
===Citazioni===
* LA VITA
«Vista dall’alto, la vita degli uomini sembra una giostra di pazzi; e forse è tale veramente.
… ‘O uomini che currite incontro alla morte‘ (Jacopone da Todi)».
* LA MORTE
«Forse la natura, prevedendo che l’eternità sarebbe stata insopportabile, ha voluto escogitare, con la morte, un ricambio di attori sulla scena del mondo».
* DOPO LA MORTE
«E non ditemi che la cenere di un uomo, nonostante lo sfarzo dei cimiteri, sia diversa da quella di un gatto o di una volpe».
«E solo nella nostra illusione i cimiteri sono qualche cosa di diverso da un letto di foglie secche».
* I PRETI
«Il prete grasso è una contraddizione, oserei dire una bestemmia incarnata».
* LE RELIGIONI
«Nessuno è mai stato ucciso o arso vivo in nome di Buddha, mentre l’Europa è stata insanguinata nel nome di Cristo».
* I RAPPORTI UMANI
«I fili spinati e le schegge di vetro sui muri di cinta delle proprietà private la dicono molto lunga sui rapporti umani».
* GLI ANIMALI
«Mi diverto a spiare un ermellino, ma ancora di più si diverte lui a spiare me. Darei qualche cosa per sapere che cosa gli animali pensino dell’uomo».
* LE PIANTE
«Capisco perfettamente perché Beethoven preferisse le piante agli uomini.
Le piante non parlano e non ti affliggono con i loro problemi».
* LA VIVISEZIONE
«… vivisezione, che per me è un crimine orrendo. L’uomo, l’uomo: ma dove sta scritto che l’uomo abbia più diritto a vivere del cane o dello stambecco?».
* LA CACCIA
«Amo un solo tipo di caccia, quella delle idee.
Girovagare su per questi monti, posare lo sguardo ora sullo stambecco ora sulla roccia…: tutto questo allena la mente e non di rado riempie il carniere dello spirito.
E se l’insetto è più eloquente del libro, io chiudo il libro e osservo l’insetto».
* L’UOMO
«L’uomo è una specie di stecca nel grande concerto della natura».
* LA DONNA
«Dio, se c’è, è sicuramente una donna».
 
== Bibliografia ==
*Anacleto Verrecchia, ''Diario del Gran Paradiso'', Fògola, Torino, 1997.
*Anacleto Verrecchia, ''Giordano Bruno'', Donzelli editore, 2002. [http://books.google.it/books?id=QzHxg9EeM7sC&printsec=frontcover&dq=anacleto+verrecchia&hl=it&sa=X&ei=oJOZT-GZM_DS4QT406jFBg&ved=0CDwQ6AEwAQ#v=onepage&q=anacleto%20verrecchia&f=false Anteprima su Google Books]
*Anacleto Verrecchia, ''Rapsodia viennese'', Donzelli, Roma, 2003.