Aldo Capitini: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Declinando un'onorificenza proposta in suo favore da [[Giovanni Gentile|Gentile]] alla Scuola Normale di Pisa}} Ho preso in esame dal punto di vista religioso il problema della violenza e l'insegnamento ad avere fiducia in essa, e mi è sembrato che quell'insegnamento sia un errore e riveli mancanza di profonda fede nello spirito perché l'amore è veramente spirituale solo quando è infinita possibilità di amare – e perciò la religione è educazione all'amore – mentre l'amore deliberatamente limitato è idolatria o superstite egoismo.<ref>Citato in [[Sergio Romano]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/04/Aldo_Capitini_pacifismo_alla_Scuola_co_9_060704006.shtml «Aldo Capitini e il pacifismo alla Scuola Normale»]'', ''Corriere della Sera'', 4 luglio 2006.</ref>
*Il vegetarianesimo è in stretto rapporto con i problemi morali e religiosi, ed anzitutto con il problema dei fini e dei mezzi.<ref>Da ''Aspetti dell'educazione alla nonviolenza'', 1959.</ref>
*Non sono lontano dal pensare che gli uomini arriveranno veramente a non uccidersi tra di loro, quando arriveranno a non uccidere più gli [[Animale|animali]].<ref>Citato in Giacomo Zanga, ''Aldo Capitini: la sua vita, il suo pensiero'', L'Età dell'Acquario Bresci editore, 1988.</ref>
*Il vegetarianesimo, se condotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo. Finora si è considerato il campo [[animale]] come un campo libero dove uno potesse portare stragi; la [[non-violenza|nonviolenza]] inizia il piano di un accordo col campo animale, che potrà arrivare molto lontano. Di riflesso poi, la direttiva di rispettare la vita animale porta maggiore attenzione alla vita umana. Ma verso tanti esseri animali è ancora difficilissimo attuare la nonviolenza: che noi proviamo dolore di questo, è già un passo avanti. Col tempo le stesse bestie feroci potranno essere allevate, nutrite diversamente e trasformate. Noi potremo sviluppare le nostre energie interne e meglio dominare, senza ucciderle, molte bestie. (da ''Religione aperta'')
*Non sono lontano dal pensare che gli uomini arriveranno veramente a non uccidersi tra di loro, quando arriveranno a non uccidere più gli animali.<ref>Citato in Giacomo Zanga, ''Aldo Capitini: la sua vita, il suo pensiero'', L'Età dell'Acquario Bresci editore, 1988.</ref>
*Ogni [[società]] fino ad oggi è stata oligarchica, cioè governata da pochi, anche se rappresentanti di molti; oggi specialmente, malgrado la diffusione di certi modi detti democratici, il [[potere]] (un potere enorme) è in mano a pochi, in ogni Paese. Bisogna, invece, arrivare ad una società di tutti, alla omnicrazia. (da ''Il potere di tutti'')
*Quando incontro una persona, e anche un semplice animale, non posso ammettere che poi quell'essere vivente se ne vada nel nulla, muoia e si spenga, prima o poi, come una fiamma. Mi vengono a dire che la realtà è fatta così, ma io non l'accetto. E se guardo meglio, trovo anche altre ragioni per non accettare la realtà così com'è ora, perché non posso approvare che la bestia più grande divori la bestia più piccola, che dappertutto la forza, la potenza, la prepotenza prevalgano: una realtà così fatta non merita di durare. È una realtà provvisoria, insufficiente, e io mi apro a una sua trasformazione profonda, a una sua liberazione dal male nelle forme del peccato, del dolore, della morte. (da ''Scritti filosofici e religiosi'', p. 465)
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*Se io voglio che tu agisca da persuaso interiormente, bisogna che io prima sia in tutto persuaso e non retore.
*Accanto ad una società che usa la guerra come via alla pace, la violenza come via all'amore, la dittatura come via alla libertà, la [[religione]] mi porta ad anticipare di colpo il fine nel mezzo; e ad attuare comunque, qui e sùbito, pace, amore, libertà. La religione è impazienza dell'attendere il fine [...].
 
==''Religione aperta''==
*La nonviolenza non è cosa negativa, come parrebbe dal nome, ma è attenzione e affetto per ogni singolo essere proprio nel suo esser lui e non un altro, per la sua esistenza, libertà, sviluppo. La nonviolenza non può accettare la realtà come si realizza ora, attraverso potenza e violenza e distruzione dei singoli, e perciò non è per la conservazione, ma per la trasformazione; ed è attivissima, interviene in mille modi, facendo come le bestie piccole che si moltiplicano in tanti e tanti figli. Nella società la nonviolenza suscita solidarietà viva e dal basso. Anche verso gli esseri non umani la nonviolenza ha un grande valore, appunto come ampliamento di amore e di collaborazione.
*E qui si capisce uno dei caratteri essenziali della nonviolenza bene intesa: essa non è mai perfetta e non finisce mai, appunto perché è una cosa dell'anima; è un valore, è come la musica, la poesia, e si può sempre fare nuova musica, nuova poesia; e la vecchia musica, la vecchia poesia, possono essere vissute più profondamente.
*La vera nonviolenza non accetta nemmeno le violenze passate, e perciò non approva l'umanità, la società, la realtà, come sono ora. Non accetta la realtà dove l'animale grande mangia l'animale piccolo; e perciò cerca di stabilire unità amore anche verso gli animali, appunto per iniziare il bene; non accetta che i viventi prendano il posto dei morti; non accetta la fortuna dei forti e dei potenti, e perciò tende a soccorrere i deboli, gli stroncati; non accetta il potere e la ricchezza privata, e perciò tende a costituire forme di federalismo nonviolento dal basso e forme di aiuto e reciprocità sociale e fruizione comune di beni sempre più larghe. Essa ha come guida instancabile la presenza di tutti, e il principio che ogni singolo essere è insostituibile.
*Il vegetarianesimo, seè un modo considerevole per ridurre l'uccisione di animali. condottoCondotto bene, non presenta inconvenienti allo stato del nostro corpo fisico. Anzi c'è chi sostiene che migliora la nostra indole stessa; come che stia questa cosa, è certo che la nostra indole migliora per il proposito di affetto verso gli animali, per il nuovo sguardo che abbiamo verso di loro, dopo il proposito di non distruggerli, per il senso di cooperare che stabiliamo. Finora si è considerato il campo [[animale]] come un campo libero dove uno potesse portare stragi; la [[non-violenza|nonviolenza]] inizia il piano di un accordo col campo animale, che potrà arrivare molto lontano. Di riflesso poi, la direttiva di rispettare la vita animale porta maggiore attenzione alla vita umana.<br />Ma verso tanti esseri animali è ancora difficilissimo attuare la nonviolenza: che noi proviamo dolore di questo, è già un passo avanti. Col tempo le stesse bestie feroci potranno essere allevate, nutrite diversamente e trasformate. Noi potremo sviluppare le nostre energie interne e meglio dominare, senza ucciderle, molte bestie. (da ''Religione aperta'')
 
==Citazioni su Aldo Capitini==