Pier Paolo Pasolini: differenze tra le versioni

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*''Non illuderti: la [[passione]] non ottiene mai perdono. | Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione''.<ref>Da ''A Chiaromonte'', in ''La religione del mio tempo'', Garzanti, 1961.</ref>
*Non posso tener conto della minor preparazione o capacità a comprendere quello che una proiezione vuol dire, da parte dell'uomo medio, perché in tal caso compirei un'immoralità nei confronti della libertà espressiva, non solo nei miei confronti ma anche nei confronti dello spettatore.<ref>Nel processo per ''[[Teorema]]''; citato in [[Stefano Rodotà]], ''Il processo'', in ''La vita e le regole'', Feltrinelli, p. 272.</ref>
*Nulla è più anarchico del [[potere]], il potere fa praticamente ciò che vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economico, che sfugge alle logiche razionali. Io detesto soprattutto il potere di oggi. Io detesto soprattutto il potere di oggi. Ognuno odia il potere che subisce, quindi odio con particolare veemenza il potere di questi giorni. È un potere che manipola i corpi in un modo orribile, che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da [[Heinrich Himmler|Himmler]] o da [[Adolf Hitler|Hitler]]. Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, istituendo dei nuovi valori che sono dei valori alienanti e falsi, i valori del consumo, che compiono quello che Marx chiama un genocidio delle culture viventi, reali, precedenti. Sono caduti dei valori, e sono stati sostituiti con altri valori. Sono caduti dei modelli di comportamento e sono stati sostituiti da altri modelli di comportamento. Questa sostituzione non è stata voluta dalla gente, dal basso, ma sono stati imposti dal nuovo potere consumistico, cioè la nostra industria italiana pluri-nazionale e anche quella nazionale degli industrialotti, voleva che gli italiani consumassero in un certo modo, un certo tipo di merce, e per consumarlo dovevano realizzare un nuovo modello umano.<ref>Citato in ''Pasolini prossimo nostro''.</ref>
*''O guardo i crepuscoli, le mattine | su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo, | come i primi atti della Dopostoria, | cui io assisto, per privilegio d'anagrafe, | dall'orlo estremo di qualche età | sepolta. Mostruoso è chi è nato | dalle viscere di una donna morta. | E io, feto adulto, mi aggiro | più moderno d'ogni moderno | a cercare i fratelli che non sono più.''<ref>Da ''Un solo rudere...'', in ''Poesia in forma di rosa'', 1962.</ref>
*Oggi la [[libertà]] sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un'ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore.<ref name="ScrittiCorsari" />