Antonio Tabucchi: differenze tra le versioni
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{{NDR|Antonio Tabucchi, ''Sostiene Pereira'', Feltrinelli.}}
==''La testa perduta di Damasceno Monteiro''==
===[[Incipit]]===
Manolo il Gitano aprì gli occhi, guardò la debole luce che filtrava dalle fessure della baracca e si alzò cercando di non fare rumore. Non aveva bisogno di vestirsi perché dormiva vestito, la giacca arancione che gli aveva regalato l'anno prima Agostinho da Silva, detto Franz il Tedesco, domatore di leoni sdentati del Circo Maravilhas, ormai gli serviva da vestito e da pigiama. Nella flebile luce dell'alba cercò a tentoni i sandali trasformati in ciabatte che usava come calzature. Li trovò e li infilò. Conosceva la baracca a memoria, e poteva muoversi nella semioscurità rispettando l'esatta geografia dei miseri mobili che la arredavano. Avanzò tranquillo verso la porta e in quel momento il suo piede destro urtò contro il lume a petrolio che stava sul pavimento. Merda di donna, disse fra i denti Manolo il Gitano. Era sua moglie, che la sera prima aveva voluto lasciare il lume a petrolio accanto alla sua branda con il pretesto che le tenebre le davano gli incubi e che sognava i suoi morti. Con il lume acceso basso basso, diceva lei, i fantasmi dei suoi morti non avevano il coraggio di visitarla e la lasciavano dormire in pace.
===Citazioni===
*Manolo il Gitano era seduto a un tavolino sotto la pergola dello spaccio. Indossava una giacca nera e un cappello a falde larghe, alla spagnola. Aveva l'aria di una perduta nobiltà: la miseria gli si leggeva tutta nel volto e nella camicia sbrindellata sul petto. (p. 41)
*Firmino lo ascoltava con attenzione. Gli piaceva come raccontava il Manolo, con quelle frasi ampollose costellate di parole in dialetto […] (p. 44)
*– Il mio amico Diocleciano ha ottanta anni, continuò Dona Rosa, ha fatto il venditore ambulante, il barcaiolo, ed è pescatore di cadaveri e di suicidi nel Douro. Dicono che in vita sua ha preso al fiume più di settecento corpi. I corpi degli affogati li dà all'obitorio e l'obitorio gli dà uno stipendio. È il suo lavoro. Però di questo caso era al corrente e la testa non l'ha ancora consegnata alle autorità. Fa anche il guardiano d'anime nell'Arco das Alminhas, nel senso che si occupa non solo di cadaveri ma anche del loro riposo eterno, gli accende le candele in quel luogo benedetto, gli dice le preghiere, eccetera. (p. 75)
*Firmino sentì un'ondata di simpatia per quella città per la quale aveva provato, senza conoscerla, una certa diffidenza. Concluse che tutti siamo preda dei pregiudizi e che senza accorgesene lui aveva mancato di dialettica, quella fondamentale dialettica a cui [[György Lukács|Lukács]] tanto teneva. (p. 83)
*– Grundnorm, ripeté, afferra il concetto?<br/>– Norma base, disse Firmino cercando di utilizzare quel poco di tedesco che sapeva.<br/>– Certo, norma base, specificò l'obeso, solo che per Kelsen è situata al vertice della piramide, è una norma base rovesciata, sta in cima alla sua teoria della giustizia, quella che lui definiva Stufenbau Theorie, la teoria della costruzione piramidale. (p. 114)
*– Il testimone con cui ho parlato stamani, disse Firmino cambiando discorso, è sicuro che Damasceno è stato asassinato dalla Guarda Nacional.<br/>L'avvocato fece un sorriso stanco e guardò l'orologio.<br/>– Oh, disse, la Guarda Nacional è un istituzione militare, è proprio una bella incarnazione della Grundnorm, la cosa incomincia a interessarmi, anche perché forse lei non sa quante persone sono state uccise o seviziate nei nostri simpatici commissariati negli ultimi tempi.<br/>– Credo di saperlo quanto lei, gli fece notare Firmino, gli ultimi quattro casi sono stati seguiti dal mio giornale.<br/>– Già, mormorò l'avvocato, e tutti i respnsabili assolti, tutti tranquillamente in servizio, la cosa comincia proprio a interessarmi […] (p. 115)
*– Insomma, continuò Firmino, voglio dire che il mio giornale è il giornale che lei sa, e lei, beh, lei è un avvocato importante, ha il cognome che ha, insomma volevo dire che lei ha una reputazione da difendere, non so se mi spiego.<br/>– Lei continua a deludermi, giovanotto, rispose l'avvocato, cerca a tutti i costi di essere inferiore a se stesso, non dobbiamo mai essere inferiori a noi stessi, cos'è che ha detto di me?<br/>– Che ha una reputazione da difendere, rispose Firmino. (p. 126)
*[…] ha scritto un libro che si chiama ''La question'', ci racconta come nel 1957, accusato dalle forze armate francesi di essere comunista e filoalgerino, lui europeo e francese, venne torturato a Algeri per rivelare i nomi degli altri resistenti. Ricapitolando: London fu torturato dai comunisti, Alleg fu torturato perché era comunista. Il che ci conferma che la tortura può venire da ogni parte, e questo il vero problema. (p. 176)
===[[Explicit]]===
– Un travestito, disse Firmino, ospedale psichiatrico, schedato per prostituzione. Figuriamoci.<br/>E fece per chiudere la porta dietro di sé. Don Fernando lo fermò con un gesto della mano. Si alzò a fatica e avanzò verso il centro della stanza. Puntò l'indice contro il soffitto, come se si rivolgesse all'aria, poi lo puntò verso Firmino, e poi lo diresse verso il suo petto.<br/>– È una persona, disse, si ricordi di questo, giovanotto, prima di tutto è una persona.<br/>E poi continuò:<br/>– Cerchi di essere delicato con lei, abbia molto tatto, Wanda è una creatura fragile come il cristallo, una parola storta e le vengono le crisi di pianto.
==''Il tempo invecchia in fretta''==
===Citazioni===
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{{NDR|Antonio Tabucchi, ''Il tempo invecchia in fretta'', Feltrinelli, 2009.}}
== Citazioni su Antonio Tabucchi ==
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