Giovanni Giraldi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Giovanni Giraldi==
* Un [[scopo|fine]] è immanente ad ogni forma di [[scelta]], o [[decisione]]. Scelgo, innanzitutto, per capire meglio; scelgo per essere più certo nelle mie certezze; scelgo per uscire da una immobilizzazione che mi pesa; scelgo anche perché si deve esplorare che cosa eventualmente si presenta alla vista navigando su nuove rotte. (da ''Autobiografia come filosofia'' e pagine integrative, in ''Sistematica'' NN. 130-131, Pergamena Edizioni, p. 49)
* Il [[Giovanni Gentile|Gentile]] aveva sempre scritto che non c'è posto per l'immediatezza, e che "tutto è mediazione". E sbagliava; perché, proprio lui, era il teorico dell'atto puro; atto puro significa che ogni atto è nuovo, spontaneo, dunque senza una mediazione che lo porta sulle mani già aperte. Questo suo atto puro era l'equivalente dell'immediatezza, o del sentire puro.
(da ''Autobiografia come filosofia'' e pagine integrative, in ''Sistematica'' NN. 130-131, Pergamena Edizioni, p. 35)
* L'[[Incarnazione]] non è avvenuta una sola volta in Gesù, ma è in atto sempre: si ha un’autoctisi eterna, una vera immanenza del divino nel reale, mediatrice l’Idea, la Ragione.
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(da ''Autobiografia come filosofia'' e pagine integrative, in ''Sistematica'' NN. 130-131, Pergamena Edizioni, p. 47)
* Nella [[solitudine]] scopri te essere il pianto di [[Dio]]. (da ''Elogio della Solitudine'', in ''Sistematica'' NN. 120-121, Pergamena Edizioni.)
 
==''Barel''==
* [[Hegel]] ha ragione. La sua verità è amara. Ma lo Spirito non è blando. Se esso ci dà il tempo di godere dei nostri libri, e di pascerci in questi giardini di fiori eternamente aperti ed odorosi, non lo fa perché esso sia clemente, né perché ci usi riguardi, né perché ci riconosca qualche diritto. Noi abbiamo solo da accettare questo privilegio, pronti a vedercelo ritirare; perché siamo sempre cianfrusaglie. (ediz. 2011, ''Note di estetica'', p. 573)