Enrico Mattei: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Enrico Mattei==
*Mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare, e senza studiare non si può fare strada. (dal discorso per la laurea honoris causa conferitagli a Camerino, 1960; citato in Giorgio Galli, '' La sfida perduta: biografia politica di Enrico Mattei'', Bompiani, 1976)
 
===Senza fonte===
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*Se in questo paese sappiamo fare le automobili, dobbiamo saper fare anche la benzina. (dalla lettera a Vittorio Valletta)
*Una ventina di anni fa ero un buon cacciatore e andavo molto spesso a [[caccia]]. Avevo due cani, un bracco tedesco e un setter, e, cominciando all'alba e finendo a sera, su e giù per i canaloni, i cani erano stanchissimi. Ritornando a casa dai contadini, la prima cosa che facevamo era da dare da mangiare ai cani e gli veniva dato un catino di zuppa, che forse bastava per cinque. Una volta vidi entrare un piccolo gattino, così magro, affamato, debole. Aveva una gran paura, e si avvicinò piano piano. Guardò ancora i cani, fece un miagolio e appoggiò una zampina al bordo del catino. Il bracco tedesco gli dette un colpo lanciando il gattino a tre o quattro metri, con la spina dorsale rotta. Questo episodio mi fece molta impressione. Ecco, noi siamo stati il gattino, per i primi anni… (da una intervista televisiva)
*Uso i partiti allo stesso modo di come uso i taxi: salgo, pago la corsa, scendo.
 
==Citazioni su Enrico Mattei==