Papa Paolo VI: differenze tra le versioni
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*Essa {{NDR|la Chiesa}} sostiene che non è ammissibile ordinare [[donna|donne]] al sacerdozio, per ragioni veramente fondamentali. Queste ragioni comprendono: l'esempio, registrato nelle Sacre Scritture, di Cristo che scelse i suoi Apostoli soltanto fra gli uomini; la pratica costante della Chiesa, che ha imitato Cristo nello scegliere soltanto degli uomini; e il suo vivente magistero che ha coerentemente stabilito che l'esclusione delle donne dal sacerdozio è in armonia con il piano di Dio per la sua Chiesa. (dalla ''[http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/letters/1976/documents/hf_p-vi_let_19760821_arc-canterbury_it.html lettera al Dott. Frederick Donald Coggan, Arcivescovo di Canterbury]'', 30 novembre 1975)
*[[Francesco di Sales]] è indubbiamente uno dei Santi più ragguardevoli dell'età moderna, sia per il multiforme impegno apostolico da lui vissuto in consonanza coi tempi, sia per la profonda e stimolante dottrina espressa nelle sue opere. (dall'[http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/audiences/1977/documents/hf_p-vi_aud_19771116_it.html udienza generale] del 16 novembre 1977)
*Gli [[Animale|animali]] sono la parte più piccola della creazione divina, ma noi un giorno li rivedremo nel mistero di Cristo.<ref>Citato in [[Lorenzo Guadagnucci]], ''Restiamo animali'', Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 213. ISBN 978-88-6189-224-8 </ref>
*Il [[rosario]] è preghiera eccellente; nei confronti della quale, però, il fedele deve sentirsi serenamente libero, sollecitato a recitarlo, in composta tranquillità, dalla sua intrinseca bellezza. (citato in [[Vittorio Messori]], ''Ipotesi su Maria'', Edizioni Ares, Milano 2005, p. 351)
*Lasciate che un vostro concittadino di ieri renda omaggio ad uno dei valori più preziosi della vita umana e ai nostri giorni più trascurati: la tradizione. È un patrimonio fecondo, è un'eredità da conservare. Oggi la tendenza delle nuove generazioni è tutta verso il presente, anzi verso il futuro. E sta bene, sempre che questa tendenza non oscuri la visione reale e globale della vita. Perché, per godere del presente e per preparare il futuro, il passato ci può essere utile, e, in certo senso, indispensabile. Il distacco rivoluzionario dal passato non è sempre una liberazione, ma spesso significa il taglio della propria radice. Per progredire realmente, e non decadere, occorre avere il senso storico della nostra esperienza. Questo è vero perfino nel campo delle cose esteriori, tecnico-scientifiche e politiche, dove la corsa delle trasformazioni è più rapida e impetuosa; e lo è ancora di più nel campo delle realtà umane e specialmente nel campo della cultura. Lo è in quella della religione nostra, che è tutta una tradizione proveniente da Cristo. (dall'allocuzione ai suoi conterranei a Brescia il 26 settembre 1970; citato in ''Insegnamenti di Paolo VI'', Tipografia Poliglotta Vaticana, 1963, vol. I, p. 131)
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*Talora il loro {{NDR|dei lontani}} anticlericalismo nasconde uno sdegnato rispetto verso le cose sacre che credono svilite nei ministri.<ref>Citato in Cristina Siccardi, ''Paolo VI: il papa della luce'', Paoline, 2008.</ref>
*Teresa {{NDR|[[Teresa di Lisieux|di Lisieux]]}} rappresenta soprattutto colei che ha creduto appassionatamente nell'Amore di Dio, che ha vinto sotto il suo sguardo i piccoli dettagli quotidiani, stando alla sua presenza, che ha fatto di tutta la sua vita un colloquio con l'Amato, e che ha trovato in ciò non soltanto una straordinaria avventura spirituale, ma il luogo in cui ella riuniva gli orizzonti più vasti e comunicava intimamente alle ansie e ai bisogni missionari della Chiesa. (da Agostino Cacciavillan, Luigi Borriello, Falco Thuis, ''Voi siete «figli dei santi'', Graphe.it Edizioni, 2008)
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