Annamaria Rivera: differenze tra le versioni

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'''Anna Maria Rivera''' (1945 – vivente), antropologa, saggista, scrittrice, attivista e docente italiana.
 
<!--==Citazioni sudi Annamaria Rivera==
*La negazione dell'altro (uomo, donna, animale) dell'individualità e della singolarità istituisce una certa analogia fra il razzismo, il sessismo e quella forma di specismo che si è affermata con la logica industriale e con la conseguente riduzione dell'animale a merce.<ref>Da ''Homo sapiens e mucca pazza'', citato in Guadagnucci, pp. 183-184.</ref>
*{{NDR|Lo [[specismo]] è quell'ideologia}} della centralità e della superiorità della specie umana su tutte le altre, che finisce per negare ai non umani la qualità di soggetti di vita senziente, emotiva e cognitiva.<ref>Da ''La Bella, la Bestia e l'Umano''; citato in Guadagnucci, p. 172.</ref>
*La negazione dell'altro (uomo, donna, animale) dell'individualità e della singolarità istituisce una certa analogia fra il razzismo, il sessismo e quella forma di specismo che si è affermata con la logica industriale e con la conseguente riduzione dell'[[animale]] a merce.<ref>Da ''Homo sapiens e mucca pazza'', citato in Guadagnucci, pp. 183-184.</ref>
*La [[razza]] è una categoria immaginaria applicata a gruppi umani reali, è una ''metafora naturalistica'' (così la chiama l'antropologa [[Colette Guillaumin]]) che serve a nominare differenze di potere, di status, di classe e a naturalizzare la stessa svalorizzazione, stigmatizzazione, gerarchizzazione, discriminazione di certi gruppi, minoranze, popolazioni.<ref>Citato in Guadagnucci, p. 171.</ref>
*Quando analizzi come agiscono i processi di reificazione degli "altri", non puoi non considerare la reificazione degli animali. E se analizzi la tendenza ad animalizzare gli umani "altri" che agisce nel razzismo, finisci per considerare la bestializzazione dei non umani che agisce nello specismo. Sono nessi che sono alla portata dell'esperienza, ma per elaborarli devi avere delle basi concettuali. Non credo che le donne in quanto tali abbiano una speciale sensibilità, come di dice. Penso che sia anzitutto l'esperienza dell'essere dominate e spesso ridotte a oggetti che potrebbe portarle a comprendere la condizione degli animali non umani.<ref>Citato in Guadagnucci, p. 183.</ref>
*Sono un'ex [[Il Sessantotto|sessantottina]], anzi una sessantottina senza ex. All'epoca leggevamo soprattutto [[Herbert Marcuse|Marcuse]], un po' più tardi sono arrivata ad [[Theodor Adorno|Adorno]], del cui pensiero mi sono innamorata. ''[[Theodor Adorno#Minima moralia|Minima moralia]]'' è uno dei miei libri "da comodino". A volte, la notte, prima di addormentarmi, invece di meditare sui versetti della Bibbia, rileggo e medito su qualche suo aforisma. Sul tema dell'oppressione animale e del suo ruolo nelle strutture del dominio sociale, Adorno e [[Max Horkheimer|Horkheimer]] hanno dato un contributo ineludibile, secondo me.<ref>Citato in Guadagnucci, p. 182.</ref>
*Tu credi che oggi solidarietà e uguaglianza, estesi agli "altri", siano davvero i valori-guida della [[sinistra]]? Forse di qualche sinistra libertaria: oggi sono gli anarchici e pochi adorniani a portare avanti questo genere di riflessione. Credo che la sinistra, anche quella detta radicale, negli anni recenti abbia perso ogni occasione di riprendere e riattualizzare quel filone teorico-politico libertario che pure fa parte della storia della sinistra: [[Rosa Luxemburg]], la [[Scuola di Francoforte]] e altri filoni teorici in cui ci sono i germi espliciti dell'apertura {{NDR|antispecista}} di cui stiamo parlando. [...] La sinistra tradizionalmente intesa, specie negli anni più recenti, è stata di fatto positivista e utilitarista, incapace di slanci teorici. Anche l'antirazzismo politico è spesso superficiale, di maniera. La sinistra non ha saputo interpretare il cambiamento della nostra società, la sua trasformazione in senso pluriculturale. Non ha saputo praticare neppure quella che un tempo si chiamava "politica dei quadri", aprendo le proprie strutture a persone di origine immigrata. Ci sono stati pochi casi, certo, ma di breve durata, che hanno inciso poco.<ref>Citato in Guadagnucci, p. 185.</ref>
 
==Citazioni su Annamaria Rivera==
*Lei sostiene che i [[Gatto|gatti]] sono in grado di dare molti insegnamenti a noi umani. Che il confronto con loro permette, ad esempio, di relativizzare i punti di vista e di renderci così meno arroganti, meno sicuri di essere nel giusto. E aggiunge, Annamaria, un'osservazione che non avevo mai sentito né mi era mai venuta in mente: tratti tipici dei gatti, da prendere in grande considerazione, sono la flessibilità e il senso del limite. I gatti sono animali "situazionali": si adattano agli ambienti e alle circostanze e assumono ruoli e comportamenti secondo le situazioni. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Una studiosa ma anche una militante, con una lunga esperienza e un ruolo determinante nella nascita del movimento antirazzista in Italia. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
 
<!--==Citazioni su Annamaria Rivera==
* ([[Lorenzo Guadagnucci]])-->
==Note==
<references />