Carlo Cafiero: differenze tra le versioni

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*Il [[potere]] ubriaca, ed i migliori, investiti di autorità, diventano pessimi. (da ''Rivoluzione: anarchia e comunismo'', in ''Dossier Cafiero'', a cura di Gian Carlo Maffei, Biblioteca Max Nettlau, 1972)
*L'[[anarchia]] è la federazione dell'unione, l'organizzazione della libertà. Essa combatte lo Stato popolare o Stato comunista, che sarebbe l'accentramento dell'unità, l'organizzazione dell'oppressione comune. V'ha dei socialisti che dichiarano necessaria la formazione di un nuovo Stato per realizzare l'emancipazione del proletariato. La pretesa di costoro è l'ultimo tentativo che fa il principio di autorità per mantenersi ancora fra gli uomini, e poiché gli ultimi sforzi sono i più disperati ed audaci, noi dobbiamo armarci da capo a piedi per combatterli con tutte le nostre forze. (da ''L'anarchia'')<ref>Citato in ''[http://hopfrog.it/sites/default/files/cafiero_-_anarchia.pdf Carlo Cafiero L'anarchia]'', ''hopfrog.it''.</ref>
*Le Bastiglie le abbattono i popoli: i governi le costruiscono e le conservano. (da ''Rivoluzione: anarchia e comunismo'')
*Non solo l'ideale, ma la nostra pratica e la nostra [[morale]] rivoluzionaria sono eziandio contenute nell'anarchia; la quale viene così a formare il nostro tutto rivoluzionario. È per ciò che noi l'invochiamo come l'avvenimento completo e definitivo della rivoluzione; la rivoluzione per la rivoluzione. (citato in [[Errico Malatesta]], ''Al caffè'', 1922)
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La merce è un oggetto che ha un doppio valore: valore di uso e valore di scambio, o valore propriamente detto. Se posseggo, per esempio, 20 chili di caffè, io posso, sia consumarli per mio proprio uso, sia scambiarli con 20 metri di tela, o con un abito, o con 250 grammi di argento, se, invece di caffè, ho bisogno di una di queste 3 merci.<br>
Il valore di uso della merce è basato sulle qualità proprie della merce stessa, la quale è, da quelle sue qualità, destinata a soddisfare il tale, e non il tal altro bisogno nostro. Il valore d'uso dei 20 chili di caffè è basato sulle qualità che il caffè possiede; le quali qualità sono tali, che lo rendono atto a darci quella bevanda nota a tutti, ma non lo rendono capace a vestirci, né a servirci di materia per una camicia. È perciò che noi possiamo profittare del valore d'uso dei 20 chili di caffè, solamente se sentiamo bisogno di bere il caffè; ma se invece sentiamo il bisogno di una camicia, o di vestire un abito del valore d'uso dei 20 chili di caffè, non sappiamo che farne; o, per meglio dire, non sapremmo che farne, se accanto al valore d'uso, non vi fosse, nella merce, il valore di scambio. Noi infatti troviamo un altro che possiede un abito, ma che non ne ha bisogno, ed ha bisogno invece di caffè. Allora si fa subito uno scambio. Noi gli diamo i 20 chili di caffè ed egli ci dà l'abito.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==