David Hume: differenze tra le versioni

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*Se dobbiamo essere sempre in preda ad errori e illusioni, preferiamo che siano almeno naturali e piacevoli (citato in: Giovanni Reale, Dario Antiseri, ''Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, 2, Dall'Umanesimo a Kant'', 2. ed., Brescia, La Scuola, 1983, p. 414).
*Supponete ancora che parecchie società distinte mantengano dei rapporti per il vantaggio e l'utilità che essi potrebbero reciprocamente derivare; i confini della giustizia si allargherebbero ancora, in proporzione alla larghezza delle vedute umane ed alla forza delle connessioni reciproche. La storia, l'esperienza, la ragione ci istruiscono abbastanza su questo naturale progresso dei sentimenti umani e sul graduale allargarsi della nostra considerazione per la giustizia, in proporzione alla conoscenza che acquistiamo dell'ampia utilità di questa virtù. (da ''Ricerca sui principi della morale'', pp. 41-13)
 
===Senza fonte===
{{Senza fonte}}
 
*La metà degli uomini [[morte|muore]] prima di arrivare a essere creature razionali.
*La [[ragione]] è, e deve solo essere, schiava delle passioni, e non può rivendicare in nessun caso una funzione diversa da quella di obbedire e di servire ad esse.
*L'[[avidità]], il pungolo dell'operosità.
*La verità nasce dal disaccordo tra amici.
*{{NDR|Sul ''Trattato sulla natura umana''}} Nato morto fu ignorato dalla stampa e non raggiunse nemmeno l'onore di suscitare il mormorio dei fanatici.
 
==''Trattato sulla natura umana''==