Bruno Forte: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Hans Urs von Balthasar]]}} il pensatore che più di ogni altro ha avvertito l'epocale attualità del bello. (da [http://cappellaunipr.it/documentazione/lezionemagistraleforte0607.pdf ''Lectio magistralis''], 26 ottobre 2006)
*Il [[tempo]] è la perenne novità del dono che l'Eterno fa alla creatura dell'esistenza, dell'energia e della vita, l'atto della continua creazione, l'eternità che si proietta nello spazio: esso è la partecipazione allo spazio creato del dinamismo dell'amore eterno, l'inserzione dell'esteriorità del mondo nell'interiorità di Dio, l'atto sempre nuovo per il quale ciò che è avvenuto nel primo mattino degli esseri si compie ed è accolto in ogni istante del loro esistere. (da ''Tempo splendore di Dio'' in ''Il Sole-24 Ore'', 19 maggio 2002)
*Il volto dell'Uomo dei dolori abbandonato sulle braccia della Croce non è altro da quello del "più bello dei figli degli uomini". E questo significa anche che la fragilità della carne segnata dal dolore e dal male, la scena del mondo che passa, proprio in quanto assunte dal Verbo nel Suo abbandono per amore nostro, sono state rese partecipi di un mistero di bellezza che può redimerle e trasfigurarle dal profondo: il "piccolo bene", il bene contratto del Verbo abbreviato per noi, rende bello e salvifico tutto ciò che appartiene alla piccolezza del tempo. (da ''Il volto dei volti Cristo'', a cura dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, Editrice Velar, Gorle 2002, p. 59)
 
{{intestazione|''Quale avvenire per il cristianesimo? '', in ''Zenit'', 9 febbraio 2008}}