Vittorio Amedeo II di Savoia: differenze tra le versioni

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*I nostri pensieri non sono rivolti ad altro che a cercare di vantaggiare questo Regno per rimetterlo, secondo la Grazia di Dio, al progresso dei tempi, riportarlo al suo antico lustro e a quello stato cui dovrebbe aspirare per la fecondità del suolo, per la felicità del clima, per la qualità degli abitanti e per l'importanza della sua situazione. [...] Gradiremo pertanto che per il miglioramento dello stesso [regno], che ci somministriate quei mezzi che ponno da voi dipendere a darci il modo di ridurre ad effetto le ottime nostre intenzioni di far rifiorire il regno sì nel buon ordine della giustizia, avanzamento delle scienze ed ampliazione del commercio, che per l'accrescimento delle sue forze, per la di lui propria sicurezza ed in tutto quel di più che col migliorare il suo stato ponno insieme rendere più distinta la sua estimazione nel concetto delle altre nazioni. {{NDR|Al parlamento siciliano dopo la sua elezione a Re di Sicilia}}
 
*Il mio alloggio è là dove la battaglia è più furiosa. {{NDR|in risposta al Re Sole che aveva offerto al duca di non bombardare i suoi appartamenti durante l'assedio di Torino nel 1706}}
 
*Io ho perso un grande amico, i poveri un grande padre e protettore {{NDR|sulla morte di padre Sebastiano Valfrè}}
 
*Cercateli dove sapete di non trovarli {{NDR|Ai suoi soldati, costretti dal Re Sole a perseguitare le minoranze Valdesi}}
 
*Noi non abbiamo mezzi di conoscere il vero, e se chi ci serve si unisse per ingannarci, avremmo sempre gli occhi bendati. {{NDR|in riferimento ai suoi ministri}}