Dolindo Ruotolo: differenze tra le versioni

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*Gli angeli estatici ammirarono l'opera del Verbo di Dio, e cantarono lodi di amore; videro lontano, su quei mari di splendore, quello che Egli sarebbe stato incarnandosi, videro nella luce profetica la sua umana natura, fulgente della natura divina nell'unità della stessa Persona del Verbo per cui tutto in quel momento era fatto, e si sentirono invitati ad adorare. (p. 1620)
*L'anima mia si raccoglie e t'adora, o Verbo di Dio, poiché tutte queste meraviglie cantano le tue lodi, e per Te glorificano il Padre. Tu sei il cielo ideale dell'anima, Tu la fonte perenne d'acqua viva che la disseta, Tu il fiore spuntato dalla verga della radice di Iesse. Tu il sole che illumina la vita nostra, e la luce che ne rischiara le tenebre, Tu l'Agnello immolato per la salute di tutti, Tu l'Adamo novello, che formi la generazione dei giusti, riformi l'uomo come lo vuole Dio, e lo conduci all'eterna beatitudine. Tu sei il mio Redentore, e come potrei rendere vana in me l'opera tua? (p. 1621)
*Le vie del divino Amore non si percorrono senza [[Maria]]; è un assurdo il contrario, poiché senza la sua valida mediazione non si ha quel vigore di fede che lo alimenta e lo sostiene. L'anima non si sposa a Dio senza Maria, e non ha il purissimo vino dell'amore senza di Lei. (p. 1656)
*Gesù era solo e pregava. Quale spettacolo! La sua anima pregava, e pregando era come fiamma che si sollevava da un olocausto, poiché il suo corpo era tutto un'immolazione di amore. pregava ed era avvolto dal fulgore divino della divina Persona del Verbo, quasi fiaccola nei raggi meridiani. Splendeva di luce divina, e traeva il corpo appresso a sé quasi fosse nube di timiama tratta su dalla fiamma. Non aveva più come centro di gravità la terra ma l'eterno splendore del Verbo e tendeva in alto, fatto leggero leggero. (p. 1768)