Vittorio Strada: differenze tra le versioni

slavista, critico letterario e accademico italiano (1929-2018)
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Vittorio Strada (1929 - ), filologo e critico letterario italiano.

  • [Su Esenin] L'estremo e supremo cantore di una Russia agreste travolta dalla rivoluzione e dall'industrializzazione.[1]
  • [Su Esenin] Poeta autentico e raro, ma non superiore ai massimi rappresentanti della grande poesia russa novecentesca che lo superarono in profondità e vastità di visione e innovazione, poeta «popolare», forse l'unico ad essere veramente tale tra gli altri poeti russi del nostro secolo, che furono aristocraticamente eterei come i simbolisti o raffinatamente plebei come i futuristi o spiritualmente sovrani come gli acmeisti, [...] Esenin è un angelo caduto da un paradiso immaginario in un inferno reale.[1]
  • [Su Esenin] Poeta «contadino» tanto quando poeta «urbano», poeta di un passato senza ritorno tanto quanto di un presente senza avvenire, poeta di un'angelica purezza tanto quanto di una diabolica viziosità, poeta della nostalgia e della disperazione.[1]

Note

  1. a b c Citato in Vittorio Strada, Introduzione, in Giovanni Arpino, Serghej A. Esenin, l'estremo cantore dell'antica Russia di fronte alla rivoluzione, Marsilio, 1997.

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