Dolindo Ruotolo: differenze tra le versioni

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*[[Gesù|Gesù Cristo]] si proclama invece conquistatore di amore per il suo sacrificio cruento e pone come base del carattere cristiano l'amore, il sacrificio eroico e la carità. Egli è venuto a portare sulla terra ''il fuoco'', non quello della distruzione ma quello della carità e desidera solo che esso si accenda; è venuto a portarlo sottomettendosi Egli al completo sacrificio ed ai dolori che dovevano inondarlo come un battesimo, e l'amor suo glieli fa desiderare con ansia vivissima, che lo tiene in angustia fino a che non li abbia tutti subiti. Questo amore e questo sacrificio Egli li lascia come bella eredità anche ai suoi seguaci, poiché la conversione del mondo importerà per essi il subire persecuzioni e dolori persino dalle persone più care di famiglia. (p. 1328)
*[[Gesù]] assiso al centro della tavola, aveva un aspetto trasumanato, divino. Il bellissimo volto era soffuso di maestà, di amore, di bontà, di pace e di una soave e profonda tristezza, che era come l'ombra di quel quadro meraviglioso e lo rendeva più bello. La divinità, nascosta dall'umanità santissima, affiorava da quei lineamenti arcanamente scultorei e bellissimi; gli occhi rifulgevano ed in essi si rispecchiava il cielo, le guance erano candide e rubiconde, e ad esse la bionda barba dava come una sfumatura di oro nello splendore della sua bontà. Affiorava da quel volto tutto il suo Cuore, tutto il suo amore, e nella composta sua modestia aveva un tratto materno, immensamente materno. Era lo Sposo dei Cantici che in quel momento si donava; apriva la porta della sua carità e stillava profumi di amore; Egli abbracciava le anime dei secoli tutti; abbracciava la sua Chiesa e le donava la sua vita. (p. 1498)
*Era già come trasfigurato, ma si trasfigurò anche di più... Il suo volto era arcano, dolcissimo, pensoso, profondo, ... era come il volto di Dio: potenza, sapienza ed amore. Aveva la sicurezza di chi può tutto, la luminosità di chi tutto conosce e tutto compie con sapienza, e la soavità di chi si dona per purissimo amore. Gli angeli trattenevano quasi la vita, e i cieli quasi fermarono la loro armonia. Prese il pane, elevò gli occhi al cielo, ''rese grazie'', cioè pregò ardentemente e ringraziò il Padre per il dono grande che dava agli uomini; spezzò il pane distribuendolo ai suoi apostoli, ed esclamò pacatamente con voce di placido amore, innanzi al quale le leggi del creato si arrestarono, adoranti ed obbedirono, quasi sparendo dal suo cospetto: ''Questo è il mio corpo che è dato per voi, fate questo in memoria di me''. (p. 1500)
 
===Vangelo di Giovanni===