Anarchia: differenze tra le versioni

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Fernando Pessoa+1
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*Aspetterò domani, dopodomani e magari cent'anni ancora finché la signora Libertà e la signorina Anarchia verranno considerate dalla maggioranza dei miei simili come la migliore forma possibile di convivenza civile, non dimenticando che in Europa, ancora verso la metà del Settecento, le istituzioni repubblicane erano considerate utopie. E ricordandomi con orgoglio e rammarico la felice e così breve esperienza libertaria di Kronstadt, un episodio di fratellanza e di egalitarismo repentinamente preso a cannonate dal signor Trotzkij. ([[Fabrizio De André]])
*Come è possibile che quell'organizzazione di persone – di anarchici, come si dice oggi – che ha mandato Bresci, e che continua a minacciare altri imperatori, non sappia escogitare nulla di meglio, per migliorare la condizione della gente, se non l'assassinio di coloro, la cui eliminazione può risultare altrettanto utile, quanto il tagliar la testa a quel mostro delle fiabe, a cui al posto della testa tagliata ne ricresce subito un'altra? ([[Lev Tolstoj]])
*«Cosa vuole l'anarchico? La libertà - la libertà per sé e per gli altri, per l'umanità intera». ([[Fernando Pessoa]])
*Dichiarandoci anarchici proclamiamo innanzitutto di rinunciare a trattare gli altri come non vorremmo essere trattati noi da loro; di non tollerare più la disuguaglianza che permetterebbe ad alcuni di esercitare la propria forza, astuzia o abilità in maniera odiosa. Ma l'uguaglianza in tutto – sinonimo di equità – è la stessa anarchia. ([[Pëtr Alekseevič Kropotkin]])
* ''E adesso aspetterò domani | per avere nostalgia | signora libertà signorina anarchia | così preziosa come il vino così gratis come la tristezza | con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.'' ([[Fabrizio De André]])