Sergej Aleksandrovič Esenin: differenze tra le versioni

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*Ma c'è in Esenin, evocatore di ritmi, luci, colori, odori, un'altra realtà; l'infanzia del suo linguaggio con immagini strappate ad ogni spirale logica e segni, quasi discografia distorta, che sfuggono alle architetture sintattiche abituali... "Io non sono un mercante di parole", scrive in una sua lirica, quasi a voler stringere i propri giudici su un terreno di humus sacrale, in un prodigio di itinerari ignoti alla cifra grafica. ([[Salvatore Quasimodo]])
*Nella primavera del 1918 conobbi Esenin a Mosca. Aveva un fisico attraente, proporzioni armoniose, i gesti calmi ma decisi, ed un viso non tanto bello quanto simpatico. La cosa che mi piacque di più in lui fu la sua allegria, lieve, vivace, ma mai chiassosa o violenta. Era molto ritmico. Ti guardava dritto negli occhi, dandoti subito l'impressione di essere una persona sincera, e sicuramente un ottimo amico. ([[Vladislav Chodasevič]])
*{{NDR|Sulla morte di Esenin}} ''Se ci fosse stato inchiostro all'Angleterre | non avreste avuto bisogno di tagliarvi le vene.'' ([[Vladimir Vladimirovič Majakovskij]])
 
===[[Eridiano Bazzarelli]]===
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*Egli ha un rublo in tasca e un tesoro nell'anima.
*Rievocammo i vecchi tempi. Era taciturno, simpatico, triste. Prese a cantare delle ''častuški''. [...] Aveva già la voce rauca, il viso sciupato, e attraverso quel viso, come dietro alla nebbia del tempo, io rivedevo il Sergun'ka primaverile d'una volta. Poi, con espressione mutata, cominciò a declamare ''L'uomo nero''. La sua recitazione magistrale sembrava come percorsa da uno spasimo interiore. Vedevo dalla sua eccitazione che doveva trattarsi di qualcosa di molto importante per lui. C'era come l'appello della disperazione.
 
===[[Vladimir Vladimirovič Majakovskij]]===
*Il mio ultimo incontro con lui mi fece un effetto terribilmente deprimente. [...] Mi si butta addosso un uomo dalla faccia gonfia, la cravatta tutta di traverso, il berretto che gli si reggeva in testa per miracolo, trattenuto da un ricciolo biondo. [...] Feci veramente fatica a riconoscere Esenin e altrettanto a fatica mi sottrassi al suo invito ad andare a berci una vodka, invito accompagnato dallo sventolio d'un grosso fascio di banconote. Rimasi per tutto il giorno con quest'immagine deprimente davanti agli occhi e la sera, naturalmente, ne parlai a lungo con gli amici (purtroppo in questi casi ci si limita tutti e sempre soltanto a questo).
*{{NDR|Sulla morte di Esenin}} ''Se ci fosse stato inchiostro all'Angleterre | non avreste avuto bisogno di tagliarvi le vene.'' ([[Vladimir Vladimirovič Majakovskij]])
 
===[[Boris Pasternak]]===