Kundalini: differenze tra le versioni

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Tantrasadbhāva+1
Śivasaṃhitā+1
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*O visione d'ambrosia immortale e suprema che splendi di luce cosciente scorrendo dalla Realtà assoluta, sii il mio rifugio. Grazie a essa ti adorano coloro che conoscono il mistico arcano (''rahasya''). ([[Abhinavagupta]])
*Questa potenza è chiamata suprema, sottile, trascende ogni norma di comportamento. Avvolta intorno al punto luminoso (bindu) del cuore, all'interno giace nel sonno, o Beata, in forma di serpente addormentato e non ha coscienza di nulla, o Umā. Questa Dea, dopo aver immesso nel grembo i quattordici mondi insieme con la luna il sole i pianeti, cade in uno stato di obnubilamento come di chi è offuscato dal veleno. È risvegliata dalla suprema risonanza naturale di conoscenza, [nel momento in cui] è scossa, o Eccellente, da quel bindu che sta nel suo grembo. Si produce infatti uno scuotimento nel corpo della Potenza con un impetuoso moto a spirale. Dalla penetrazione nascono per prima i punti splendenti di energia. Una volta levata Essa è la Forza (kalā) sottile, Kuṇḍalinī. (''[[Tantrasadbhāva]]'')
*Tra l'ano e l'organo virile si trova il centro di base, il Mūlādhāra, che è come una matrice, uno ''yoni'' (organo femminile). Là è la 'radice' a forma di bulbo ed è là che si trova l'energia fondamentale ''[[Kuṇḍalinī]]'' avvolta tre volte e mezza su se stessa. Come un serpente, essa circonda il punto di partenza delle tre arterie principali tenendosi in bocca la coda proprio davanti all'apertura dell'arteria centrale (''suṣumnā''). (''[[Śivasaṃhitā]]'')
 
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