Maksim Gor'kij: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Maksim Gor'kij==
*Chi sa [[capire]] tutto è molto infelice. (da ''Il mestiere delle lettere'')
**{{NDR| A proposito di [[Sergej Esenin]]}} Del bel cherubino ricciuto rimanevano soltanto gli occhi chiarissimi, ma anche quelli sembravano sbiaditi, come per effetto di un sole troppo violento. Il loro sguardo irrquieto scorreva sui volti della gente con espressione mutevole, ora arrogante e strafottente, ora invece incerta, smarrita e diffidente. Ebbi l'impressione che ce l'avesse con la gente in generale. E si vedeva che beveva. [...] Le sue mani erano irrequiete e snodate ai polsi come quelle di un tamburino. E inoltre era angosciato, distratto.<ref name=Esenin1>citato in Elvira Watala, Wiktor Woroszylski, ''Vita di Sergej Esenin'', traduzione dal polacco di Vera Petrella, Vallecchi Editore Firenze, 1980.</ref>
*Ho sentito recitare [[Sergej Esenin|Esenin]] e ne sono stato commosso fino alle lacrime... Possedeva una tale intensità di sentimento e una così perfetta e coinvolgente maniera di porgere... che si trasfigurava. Alla fine non fui nemmeno capace di esprimergli il mio grazie perché avevo un nodo in gola che mi impediva di parlare. In quel momento non ho potuto fare a meno di pensare che Esenin più che un uomo era uno strumento musicale creato dalla natura esclusivamente per la poesia, per esprimere amore a tutto ciò che vive e respira, e implorare misericordia per la fragilità degli uomini. <ref name=Esenin>citato in Sergej Aleksandrovic Esenin, ''Russia e altre poesie'', Baldini Castoldi Dalai, 2007, pp. 27-28</ref>
*I lager come le Solovki sono indispensabili. (in visita alle [[Solovki]], 20 giugno 1929<ref name=sol/>)
*[<nowiki></nowiki>[[Lev Tolstoj]]] L'uomo più complesso del XIX secolo.<ref>Citato in Lev Tolstoj, ''Contro la caccia e il mangiar carne'', a cura di Gino Ditali, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 7. ISBN 8885944116.</ref>