Governo Monti: differenze tra le versioni

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*Il governo [[Italia|italiano]] sostiene con grande convinzione il processo di evoluzione democratica della [[Libia]], di fronte alle grandi difficoltà che il Paese deve affrontare in termini di stabilizzazione, sviluppo delle sue istituzioni, consolidamento della [[democrazia]] nel momento in cui si stanno per tenere delle libere elezioni per la prima volta in 40 anni. ([[Giulio Terzi di Sant'Agata]])
*Purtroppo la crisi economica rischia di avere ricadute sulla convivenza civile. Può far sorgere la tentazione di chiusure, di esclusione. Penso alle spinte [[xenofobia|xenofobe]] che vediamo emergere in alcuni movimenti politici europei o all’ostilità diffusa verso i [[rom]]. E ricordo quanto ancora oggi il genocidio di rom e sinti avvenuto durante il [[nazismo]] sia dimenticato. Vediamo ancora oggi nelle società europee troppo antagonismo, spinte violente, odi incomprensibili, pregiudizi difficili da debellare. E' intenzione del governo italiano portare i temi per sconfiggere i pregiudizi [[razzismo|razziali]] in Europa e ai capi di Stato. Perché non possiamo permetterci che la costruzione e l'integrazione dell'[[Unione europea]] possa piombare nella disintegrazione e nella disgregazione. Per questo i fenomeni del razzismo e dell'antisemitismo vanno sorvegliati e combattuti per tempo. Altrimenti le fondamenta del magnifico edificio europeo verranno erose. ([[Mario Monti]])
*In questi mesi questo Governo ha portato il Paese fuori dal baratro e non nel baratro, come qualcuno, falsificando la realtà, sostiene. Non starò a citarvi gli andamenti degli spread, i commenti delle istituzioni economiche mondiali ed europee. Basta un solo dato: un anno fa rischiavamo di non pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici ed eravamo un problema per la stabilità europea. Non eravamo in grado di adempiere agli impegni e ai protocolli europei sottoscritti dal [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]]. Oggi siamo elemento di stabilità, finanziaria ed economica e, nonostante la crisi faccia ancora soffrire famiglie, lavoratori e imprese, abbiamo gettato le basi per una politica che certamente dovrà essere impostata da qui in poi sulla crescita e i primi segnali si colgono nella legge di stabilità, che dobbiamo approvare prima della fine dell'anno. Certo, i principali protagonisti di questa gigantesca rivoluzione politica sono stati gli italiani, che con i loro sacrifici si sono assunti la responsabilità di salvare il Paese, ma è difficile non cogliere nella guida del [[Presidente del Consiglio]] un salto di mentalità e di comportamenti che noi attendevamo da tempo. ([[Pier Ferdinando Casini]])
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