Michail Gorbačëv: differenze tra le versioni

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==''La casa comune europea''==
*Dopo Hiroshima e Nagasaki la guerra mondiale ha cessato di essere la continuazione della politica con altri mezzi.<ref>Cfr. [[Carl von Clausewitz]]: «La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi».</ref> Nella [[guerra nucleare]] si disintegreranno anche gli autori di tale politica. (p. 77)
*Noi siamo testimoni viventi di come vada crescendo un vasto movimento di opinione pubblica, che comprende in ogni parte del mondo scienziati, intellettuali di varie tendenze, esponenti religiosi, donne, giovani, bambini, un numero sempre più grande di bambini (!)<!--il punto esclamativo è presente così fra parentesi nel libro-->, persino ex militari, generali, che sanno bene che cosa siano le armi moderne. E tutto questo perché gli uomini sono sempre più consapevoli del punto in cui il mondo si è venuto a trovare, su quale abisso si trovi e quanto sia reale la minaccia che incombe su di esso. (p. 81)
*L'autoaffermazione di un mondo sfaccettato rende inconsistenti i tentativi di guardare dall'alto chi ci circonda e di voler insegnare agli altri la «propria» [[democrazia]]. Senza parlare del fatto che i valori democratici in «versione esportazione» in genere si deprezzano molto rapidamente.<br />Cosicché il discorso verte su una unità nella diversità. Se constatiamo tale realtà a livello politico, se confermiamo che ci atteniamo alla libertà di scelta, verranno a cadere anche le concezioni secondo cui qualcuno è sulla terra per «volontà divina» e qualcun altro invece per puro caso. (pp. 116-117)
*La [[politica]] è l'arte del possibile.<ref>Cfr. [[Otto von Bismarck]]: «La politica è l'arte del possibile, la scienza del relativo».</ref> (p. 168)
*Lo spirito democratico di [[Lenin]] e il suo continuo contatto con la gente, l'atteggiamento esigente di Lenin verso se stesso e verso gli altri, la sua intransigenza verso il burocratismo, sono un esempio insuperabile. Le deviazioni da questo stile si sono sempre trasformate in costi politici e morali, hanno frenato lo sviluppo. (pp. 247-248)
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*Debbo dire che mi piace molto lo stile con cui voi italiani ponete le domande. Prima occupate mezza pagina per ricordarmi quello che io stesso ho detto, e solo a quel punto fate la domanda. Uno stile simpatico! (pp. 260-261)
*Il [[socialismo]] non può assicurare condizioni di vita e consumi uguali per tutti. Ciò avverrà nel [[comunismo]]. Nel socialismo il criterio di distribuzione dei beni sociali è diverso: da ciascuno secondo le capacità, a ciascuno secondo il lavoro.<ref>Cfr. [[Louis Blanc]]: «Da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni».</ref> (p. 268)
*Il [[realismo]] è il tratto obbligatorio di ogni politico. (p. 273)
*È chiaro che l'efficacia dell'[[opinione pubblica]] dipende molto da quanto essa è competente, dal fatto cioè se possiede o no informazioni attendibili. (p. 295)