Robert Sheckley: differenze tra le versioni
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'''Robert Sheckley''' (1928 – 2005), autore di [[fantascienza]] statunitense.
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Hellman estrasse con un paio di pinze l'ultimo ravanello dalla scatola di latta. Lo sollevò per farlo ammirare a Casker e lo posò delicatamente sul banco di lavoro accanto al rasoio.<br />
— Magnifico pranzo per due uomini adulti — disse Casker, lasciandosi cadere su una delle poltroncine imbottite dell'astronave.<br />
— Se preferisci lasciare a me la tua porzione… — suggerì Hellman.
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Si sentì un fracasso di scatole che cadevano. — Presto… presto!<br />
— Cosa c'è che non va? — chiese Hellman, riuscendo finalmente a mettersi in piedi e a impugnare il lanciafiamme.<br />
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{{NDR|Robert Sheckley, ''Mai toccato da mani umane'' (''Untouched by Human Hands'', 1954), traduzione di Dianella Selvatico Estense, Urania Collezione 7, Mondadori}}
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Alfred Simon era nato su Kazanga IV, il piccolo pianeta agricolo vicino ad Arturo. Tirava avanti coltivando i campi di grano e passava lunghe e silenziose notti ad ascoltare le canzoni d'amore della Terra.<br />
La vita era abbastanza piacevole, su Kazanga. Le ragazze erano piene di salute, allegre, aperte e accondiscendenti, ottime compagne per una gita sulle colline o per una nuotata nel fiume; eccellenti amiche, insomma, ma per niente romantiche!
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Si trovò in strada e provò il desiderio di allontanarsi dalla Terra, dove le attività commerciali si spingevano ben oltre quello che un uomo normale possa sopportare.<br />
S'incamminò rapido e la sua Penny camminava accanto a lui, il volto trasfigurato dall'amore per lui, per l'altro, per te, e te, e...<br />
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{{NDR|Robert Sheckley, ''Pellegrinaggio alla Terra'' (''Pilgrimage to Earth'', 1956), traduzione di Eugenio Gaglia, Urania Collezione 7, Mondadori}}
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Dengue, l'osservatore, dormiva con la bocca aperta sdraiato in una poltrona di tela. Morrison uscì dalla tenda del quartier generale stando bene attento a non svegliarlo. Aveva già abbastanza guai… Doveva ricevere una delegazione di indigeni, gli stessi scatenati che s'erano messi a battere il tam-tam dietro le colline. Poi doveva occuparsi della distruzione della montagna senza nome.
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— Tutti gli uomini sono imbarcati — disse. — I portelli sono chiusi. Siamo pronti per partire, signor Morrison.<br />
Morrison si abbandonò nella poltroncina e sorrise stancamente.<br />
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{{NDR|Robert Sheckley, ''La montagna senza nome'' (''The Mountain Without a Name'', 1955), traduzione di Andreina Negretti, Urania Collezione 7, Mondadori}}
==[[Incipit]] di ''
AVVISO: «Le regole della normalità saranno temporaneamente sospese e nuove regole verranno istituite. Non è detto che le nuove saranno diverse dalle vecchie, ma per il momento nessuna precisazione può essere fornita. La cosa migliore da fare è evitare situazioni conflittuali, passare il resto della giornata a letto, calmarsi».<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
==''Scambio mentale''==
===[[Incipit]]===
Marvin Flynn lesse il seguente annuncio nella piccola pubblicità della "Stanhope Gazette": [[Marte|Marziano]] 43enne, serio, ordinato, colto, desidera far scambio di corpo con terrestre di tendenze analoghe. Periodo: 1° agosto – 1° settembre. Referenziato. Mediatori riconosciuti e autorizzati. Questo normalissimo annuncio fu sufficiente a far galoppare il polso di Flynn. Scambiare il corpo con un marziano... L'idea era eccitante, ma anche repellente sotto certi aspetti.
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Queste visioni domestiche lo rassicurarono. Tutto sembrava com'era sempre stato. E così, con buona grazia e del tutto volontariamente Marvin accettò il suo mondo al valore nominale, sposò Marsha Baker, e visse per sempre felice e contento.
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Le mie scarpe erano logore e stavo passando davanti a un negozio di vestiario usato, quindi entrai per vedere se avessero qualcosa che mi stesse bene.<br />
L'assortimento che si trova in posti del genere non è propriamente di buon gusto. E le taglie che hanno non s'adattano a un piede normale come il mio. Ma stavolta ebbi un colpo di fortuna. Un paio di magnifiche scarpe robuste, fatte per durare.
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Carlton Johnson non era l'uomo giusto, e nemmeno io. Ma qualcuno che conosci bacerà il suolo su cui cammini per averle, credimi.<br />
E con ciò, cominciai a guidarla verso la porta.<br />
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{{NDR|Robert Sheckley, ''Scarpe'' (''Shoes'', 2002), traduzione di Fabio Feminò, Urania Millemondi 42, Mondadori}}
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* Robert Sheckley, ''Mai toccato da mani umane'', Urania Collezione 7, Mondadori, 2003.
* Robert Sheckley, ''Scarpe'' (''Shoes'', 2002), traduzione di Fabio Feminò, Urania Millemondi 42, Mondadori, 2006.
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