Edmondo De Amicis: differenze tra le versioni

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per l'appunto si parla d'inversione! :-))))
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===''L'idioma gentile''===
Tu ami la lingua del tuo paese, non è vero? L'amiamo tutti. È inseparabilmente congiunto l'amore della nostra lingua col sentimento d'ammirazione e di gratitudine che ci lega ai nostri padri per il tesoro immenso di sapienza e di bellezza ch'essi diedero per mezzo di lei alla famiglia umana, e che è la gloria dell'Italia, l'onore del nostro nome nel mondo. L'amiamo perché l'hanno formata, lavorata, arricchita, trasmessa a noi come un'eredità sacra milioni e milioni d'esseri del nostro sangue, dei quali, per secoli, ella espresse il pensiero, e le sue sorti furon le sorti d'Italia, la sua vita la nostra storia, il suo regno la nostra grandezza. L'amiamo perché la parola sua ci scaturisce d'in fondo all'anima insieme con ogni nostro sentimento, si confonde con le nostre idee fin dalle loro sorgenti più intime, e non è soltanto forma, suono, colore, ma sostanza del nostro pensiero.
 
===''La carrozza di tutti''===
Era il primo di gennaio del 1896. Salii la mattina sul tranvai per il corso Vinzaglio, in via Roma. Per tutto il tragitto di là a via Garibaldi, fu un continuo salire e scendere di signori e di signore, che pareva si fossero dati convegno sul carrozzone, poiché dentro e sulle piattaforme, all'entrare e all'uscire, era uno scambio di saluti, d'inchini, di levate di tube e di auguri, come in una sala di ricevimento. {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
===''La maestrina degli operai''===