Domenico Berti: differenze tra le versioni

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*Non reca [...] meraviglia se il soggiorno di [[Nola]] potesse tornare graditissimo in sul finire del secolo decimoquinto al [[Giovanni Pontano|Pontano]], al [[Lorenzo Valla|Valla (Lorenzo)]], all'Attaldo, al Caracciolo, ad [[Aurelio Biennato]], al Galateo e più tardi al [[Luigi Tansillo|Tansìllo]], e a più altri valorosi cultori della filosofia e delle lettere . Il solo [[Jacopo Sannazaro|Sannazzaro]] dopo avervi fatta breve dimora ripartivasene sdegnato e la accusava di avere rifiutata l'acqua a [[Virgilio]]. (p. 41)
*Cessato il morbo, egli, secondo il suo costume, per ''farsi conoscere'' e dare saggio del suo sapere, cominciò ad insegnare liberamente nella Sorbona. Il nostro Giordano è il vero tipo, il vero ideale del professore libero di quei tempi. In Tolosa, in Parigi, in Oxford, in Wittemberga, in Praga, in Zurigo, in Francoforte sale in cattedra e legge senza mendicare protezione o favore da alcuno. (p. 121)
*Vi è una ''fisica ed astronomia nova, una matematica nova'', egli iteratamente ripeteva; dunque vi deve essere una filosofia ed una teologia religiosa che alle medesime non contraddica; reputando egli perfette le mentovate scienze, comeché altre fossero appena in sul sorgere ed altre imperfettamente note. (p. 210)
 
==Bibliografia==