Charlotte Brontë: differenze tra le versioni
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==''Jane Eyre''==
===[[Incipit]]===
In quel giorno era impossibile passeggiare. La mattina avevamo errato per un'ora nel boschetto spogliato di foglie, ma dopo pranzo (quando non vi erano invitati, la signora Reed desinava presto), il vento gelato d'inverno aveva portato seco nubi così scure e una pioggia così penetrante, che non si poteva pensare a nessuna escursione.<br />▼
Ne ero contenta. Non mi sono mai piaciute le lunghe passeggiate, sopra tutto col
freddo, ed era cosa penosa per me di tornar di notte con le mani e i piedi gelati, col
cuore amareggiato dalle sgridate di Bessie, la bambinaia, e con lo spirito abbattuto dalla
coscienza della mia inferiorità fisica di fronte a Eliza, a John e a Georgiana Reed.
{{NDR|Charlotte Brontë, ''
▲In quel giorno era impossibile passeggiare. La mattina avevamo errato per un'ora nel boschetto spogliato di foglie, ma dopo pranzo (quando non vi erano invitati, la signora Reed desinava presto), il vento gelato d'inverno aveva portato seco nubi così scure e una pioggia così penetrante, che non si poteva pensare a nessuna escursione.<br>
▲{{NDR|Charlotte Brontë, ''[http://www.liberliber.it/libri/b/bronte/index.htm Jane Eyre, o Le memorie d'un'istitutrice]'', <nowiki>[</nowiki>traduttore non indicato<nowiki>]</nowiki>, Milano, Treves, 1904.}}
===Citazioni===
*Amo questo cielo d'acciaio, amo la durezza e la quiete della terra sotto il gelo. (2011, p. 224)
*In tutte le [[Donna|donne]] c'è la pazzia di covare un [[amore]] segreto che, se non corrisposto e ignorato, distrugge la vita che lo alimenta, se scoperto e corrisposto, conduce come un ignis fatuus in paludi selvagge, senza salvezza. (Jane)
*Che cosa strana sono mai i [[Premonizione|presentimenti]], le simpatie e anche i presagi! Tutti insieme formano un mistero di cui l'uomo non ha peranco trovata la chiave.<br />Non ho mai riso dei presentimenti in vita mia, perché ne ho avuto certuni stranissimi. Credo che le simpatie esistano e si manifestino fra parenti assenti da lungo tempo ed estranei fra loro, affermando, nonostante la distanza, l'unità della sorgente da cui ognuno di essi deriva.<br />I presagi poi potrebbero essere simpatie fra la natura e l'uomo. (Jane: parte II, cap. I; 1904)
*L'amavo molto, più di quello che avessi il coraggio di dire, più di quello che le parole potessero esprimere. (Jane)
*Qualche volta ho nei suoi confronti una sensazione curiosa, specialmente quando mi è vicina, come ora. Mi sembra di avere una corda nella parte sinistra nel mio petto strettamente legata a una corda analoga nella parte corrispondente della sua personcina. E se mare e terra si frapporranno tra noi, temo che quella congiunzione andrà spezzata, e ho la convinzione che comincerò a sanguinare dentro.. quanto a lei.. mi dimenticherà! (sig. Rochester)
==Bibliografia==
*Charlotte Brontë, ''Jane Eyre, o Le memorie d'un'istitutrice''<!--, indicazione del traduttore non disponibile-->, Treves, Milano, 1904. ([http://www.liberliber.it/libri/b/bronte/index.htm e-book Liber Liber])
*Charlotte Brontë, ''Jane Eyre'', traduzione di Marianna D'Ezio, Giunti Editore, 2011. ([http://books.google.it/books?id=HMKEL9X5D7kC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Anteprima su Google Libri])
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==Altri progetti==
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===Opere===
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