Giovanni Battista Niccolini: differenze tra le versioni
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* La [[teologia]] è una figlia della filosofia che cerca di uccidere la madre. (I, p. 383)
* Il vecchio vive nel passato, il giovane nell'avvenire, e veruno nel presente,
* Il C… è un eco arrogante e infedele che crede di parlare. (I, p. 383)
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* La [[parola]] è la luce dell'umanità, e la [[luce]] è la parola della natura: ''Nel ciel manda la luce, e la parola | Sul labbro dei mortali.'' (I, p. 384)
* I principi s'adulavano con una dedica; i popoli si adulano e si corrompono con tutti i libri. Il peccato del nostro secolo è la vanità, e questa fra tutte le schiave è la più vile. — Non siamo mai
* Le assemblee popolari hanno di rado torto in principio, e ragione in fine. (I, p. 384)
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* Le [[cose umane]] non sono mai semplici, ma complicate, e si complicano ogni giorno per l'uomo e per le nazioni. Sono come un sasso che precipiti dalla sommità di un monte, che rotolando si riveste di tutto quello che trova nella sua via. (I, p. 385)
* La semplicità nelle lingue sarà difficile ad ottenere,
* Le [[rivoluzioni]] sono una viva luce nella notte procellosa in cui la storia si compisce. Elleno dimostrano lo stato vero d'un popolo in politica e in morale, sono un giudizio del passato, una lezione per l'avvenire; il più grande studio che l'umanità possa fare per conoscer se stessa. (I, p. 386)
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* Domandando l'[[impossibile]] si ottiene il meglio.<ref group="fonte">Citato in ''Harbottle'', p. 330</ref> (I, p. 386)
* Tutto ciò che nel [[bene]] medesimo vi ha d'eccessivo si paga,
* L'evidenza è il carattere del vero, e la nostra [[ragione]] sola può esser capace di riceverlo, e giudica l'evidenza: la ragione è il giudice supremo del vero, e del falso; e non è la ragione individuale, ma la ragione universale, impersonale, assoluta. (I, p. 386 sg.)
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* La forza della [[monarchia]] è nella ragione pubblica, la quale riconosce la necessità d'un potere permanente ed inviolabile per mantenere l'ordine e la libertà. (I, p. 387)
* La dottrina dell'identità delle idee a traverso del tempo e dello spazio è vera, ed è il fondamento della filosofia contemporanea in Francia come in Germania. Ma a qual condizione ella può applicarsi in una maniera legittima ed efficace? A condizione di non riconoscere che il genio dell'umanità come causa creatrice delle religioni. Per la filosofia gli sviluppi soli costituiscono, e si conosce l'identità dei pensieri e degli affetti umani sotto la varietà del costume e della forma. Così egli avrà pel Cristianesimo una venerazione di riflesso,
* La debolezza dei [[Governi]] è fatale quanto la loro forza, e il loro spavento quanto il loro furore. (I, p. 388)
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* Nelle [[azioni]] d'un uomo il suo carattere influisce più che la sua intelligenza. (I, p. 389)
* L'inerzia chiamasi rassegnazione, e
* L'[[equilibrio]] ha consacrato la nostra ruina, legittimato la conquista dei forti, l'oppressione dei vinti. (I, p. 389)
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