Carlos Ruiz Zafón: differenze tra le versioni

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*I loro erano i baci appassionati di chi si appartiene e non si cura del resto del mondo.
*Indossava un abito color avorio e nel suo sguardo c'era tutto il mondo. Ricordo appena le parole del sacerdote e i volti commossi degli invitati che quel mattino di marzo affollavano la chiesa. Rammento solo le nostre labbra che si sfiorarono e il giuramento segreto che feci a me stesso e che avrei rispettato ogni giorno della mia vita.
*«Gli ho scritto che voglio sposarmi al più presto, possibilmente entro un mese, e che intendo lasciare Barcellona per sempre.» <br/>Affrontai il suo sguardo impenetrabile quasi tremando. <br/>«PerchèPerché me lo dici?» <br/>«PerchèPerché voglio sapere da te se devo spedirla o no. Per questo ti ho chiesto di venire qui oggi, Daniel.» Fissai la busta che rigirava tra le mani. <br/>«Guardami» disse. Obbedii, ma non ebbi il coraggio di rispondere. Bea si alzò, andò in fondo al salone e aprì una delle vetrate. La rincorsi, la fermai e le strappai la busta dalle mani. La pioggia le sferzava il viso, lavando via le sue lacrime di rabbia. La presi per mano e la riportai davanti al camino acceso. Lei evitava di guardarmi. Gettai la busta nel fuoco. La lettera si accartocciò tra le fiamme. Bea si inginocchiò accanto a me con occhi pieni di lacrime. La abbracciai e sentii il calore del suo respiro sul collo. <br/>«Non lasciarmi, Daniel.» sussurrò.
*Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall'inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te. Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire. Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn. Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all'oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato. <br/>Per sempre tua, <br/>Penélope.
*Così mi scordai di me stessa, del fatto che stavo invecchiando e che avevo sprecato la mia gioventù amando un relitto, un essere senz'anima, uno spettro.