Rocco Scotellaro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Correzione automatica trattini in lineette.
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici".
Riga 31:
 
===Citazioni sul libro===
*Resta e si accresce una giusta immagine di lui, che non si può chiudere in schemi, né sfuocare in commosse esaltazioni, ma che sempre più chiaramente si mostra in un suo carattere unico e esemplare, una realtà vera che va al di là del suo mondo di allora, dei suoi dolori, delle sue lotte, che non si ferma agli scritti, e che parla sempre più chiaramente, in modo nuovo, non solo della Lucania e del Mezzogiorno, ma della vita dell’uomodell'uomo e della sua pericolante giovinezza. ([[Carlo Levi]])
 
==''L'uva puttanella''==
===Citazioni===
*Il paese è vuoto e se alzi gli occhi, l’arial'aria ti prende, hai voglia di goderla, di riempirla di te, quella ti prende nelle braccia sue e si sentono le nenie che hai già sentito, esclamano le stesse vacche da Serra del Cedro, ritornano i giorni passati con fatti che successero e le tinte di allora, i luoghi, la vigna.
*Noi siamo le pecore e i buoi dei macellai e dei proprietari di bestiame.
*È un [[pastore]] oggi quel mio amico, ha fatto la guerra, adulto, cadente e sgangherato, ma egli è sempre senza macchia; se lo guarda la donna più bella del mondo non si copre la bocca vuota dei denti con le mani, ma l’aprel'apre e ride, più bello di tutti lui, cresciuto nel sole e nella pioggia.
*Con un [[libro]] al capezzale, anche la morte è una tenera amante.
*...sarebbe andato avanti per la sua strada […] sarebbe ritornato alla sua terra, alle avventure di sempre tra i boschi e le pietre del suo paese, dove avrebbe aspettato il regno della morte, solenne, come gli si doveva.
Riga 71:
 
===''È calda così la malva''===
*''È rimasto l’odorel'odore | della tua carne nel mio letto. | È calda così la malva | che ci teniamo ad essiccare | per i dolori dell'inverno.''
 
===''La terra mi tiene''===
Riga 77:
 
===''Le tombe le case''===
*''Le tombe le case… | cuore cuore | oltre non ti fermare. | Il fumo dei camini | nell’arianell'aria bagnata; | il passo dei nemici: | bussano alla tua porta, proprio. | Cuore cuore | oltre non ti fermare. | Le tombe le case, | Novembre è venuto, | la campana: è mezzogiorno | è lo scherzo del tempo. | I morti non possono vedere, | la mamma è cieca presso il focolare | e nebbia, quanta, nell’occhionell'occhio agli scolari.''
 
*''Cuore cuore | Oltre non ti fermare… | Le tombe le case. | Dirsi addio e rimandare | l’amorel'amore ad altra sera. | Come le mosche moribonde ai vetri | scorrono alle cancelle i prigionieri, | è sempre chiuso l’orizzontel'orizzonte. | Per quanti non hanno che sparare, | cuore, non ti fermare.''
 
*''Le tombe le case, | è il dieci di Agosto | che abbiamo scasato. | Che fanno dove abitavamo? | Negli alberghi girano le chiavi? | i miseri, i buoni | son dannati ai traslochi? | Le donne ebree gridano sui massi | del tempio rovinato. | Quanti non hanno chi pregare | cuore, non ti fermare.''
 
*''Le tombe le case, | la noia dei film. | Come assurdo il filo della storia | come nei salotti | s’ingannas'inganna la memoria! | Dorme il cane alla sua cuccia | non c’èc'è vento con la pioggia | E un fanciullo guarda ai vetri | l’uccellinol'uccellino che non c’èc'è. | Cuore, deh, non ti fermare | per chi non può tornare. | Le tombe le case | uomini curvi | donne aggrovigliate | si confessano alle inferriate | della ricevitoria.''
 
*''L’animaL'anima mia | è in questo respiro | che mi riempie e mi vuota. | Cosa sarà di me? | Cosa sarà di noi? | Per chi vuol camminare | dalle tombe alle case | dalle case alle tombe | grida nei cantieri | grida ai minatori | cuore, non ti fermare.''
 
===''Le nenie''===
Riga 91:
 
===''Fidanzati''===
*''Anche il caso è così avaro | di nuove combinazioni, | l’innestol'innesto ha vita effimera. | Tu che mi hai fatto! | Pensavo a te come a un numero esatto | alla sferza dei miei languori, | ma dal tempo che il mio amore | ti schiuse dalla tua torre di avorio | non sei più rimasta quella, | declami le mie stesse querimonie | e affidi alla tua testa i tuoi capelli | sul mio petto gracile, al mio cuore | malato. Tu che mi hai fatto! | Io non mi accorgo più di te | non sento quello che dici, | sperar salvezza è vano | a noi due poveri infelici | che ci siam presi per mano.''
 
===''Ora che ti ho perduta''===
Riga 97:
 
===''Per una donna straniera che se ne va''===
*''Più che una donna | d’unad'una donna che se ne va | nemmeno questa pioggia triste, | nemmeno il rantolo che non si sente | del pastore solitario nei lentischi, | e non i fischi del vento | nella brughiera, da dove ci parlano | le nostre anime stracciate. | Più vorticoso è il mio malanno | della foglia sbattuta d’autunnod'autunno.''
 
*''Se tu non m’avessim'avessi neanche guardato, | alta come sei passandomi vicina, |oggi non soffrirei le fitte al cuore. |Se tu fossi oltre passata nella folla, |oh il cane vagabondo |non baciava la sua piaga con la lingua. | Se tu non ti fossi arresa così presto | presa dal gioco dell’ombradell'ombra | – e tu guardavi forse cadere | le stelle nelle tue terre lontane – | oh il pastore non avrebbe | suonato così a lungo. | Perché si chiudono tra noi i cancelli | Volano ciechi ancora i pipistrelli.''
 
===''Serenata al paese''===
Riga 105:
 
===''Sempre nuova è l'alba''===
*''Non gridatemi più dentro | non soffiatemi in cuore | i vostri fiati caldi, contadini | Beviamoci insieme una tazza colma di vino! | Che all’ilareall'ilare tempo della sera | s’acquietis'acquieti il nostro vento disperato. | Spuntano ai pali ancora | le teste dei briganti, e la caverna | l’oasil'oasi verde della triste speranza | lindo conserva un guanciale di pietra... | Ma nei sentieri non si torna indietro. | Altre ali fuggiranno | dalle paglie della cova, | perché lungo il perire dei tempi | l’albal'alba è nuova, è nuova.''
 
===''Reseda''===