Pasquale Villari: differenze tra le versioni

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*Questi economisti formano già una scuola assai numerosa e cercano di costituire un nuovo partito politico nel proprio paese. Gli avversari han dato il nome di "socialisti della cattedra" che essi hanno accettato, dichiarandosi però avversi così al [[socialismo]] come al [[comunismo]]. (p. 247)
*Questo studio promosso dallo stimolo sempre potente del bene ci farebbe, io credo, ritrovare nella nativa forza del genio italiano quella originalità che il voler sempre imitare ci ha fatta smarrire, ma non perdere. Le più grandi scoperte, i più grandi genii sono nati spesso da questo ardore del bene; sorgono quando sono divenuti necessarii, quando il mondo ne ha bisogno, ed il nostro bisogno è ora grandissimo e sentito da tutti. (p. 258)
*Bisognerà però che l'Italia cominci col persuadersi che v’èv'è nel seno della nazione stessa un nemico più potente dell’Austriadell'Austria, ed è la nostra colossale [[ignoranza]], sono le moltitudini [[analfabetismo|analfabete]], i burocrati macchina, i professori ignoranti, i politici bambini, i diplomatici impossibili, i generali incapaci, l’operaiol'operaio inesperto, l’agricoltorel'agricoltore patriarcale e la rettorica che ci rode le ossa. Non è il quadrilatero di Mantova e Verona che ha potuto arrestare il nostro cammino, ma è il quadrilatero di 17 milioni di analfabeti e di 5 milioni di Arcadi. (precedentemente in ''Di chi è la colpa?'', 1866)
 
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