Giovanni Pascoli: differenze tra le versioni

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*Di quercia caduta ognuno viene a far legna. E tagliato l'albero, così grande e bello, perché hanno a sopravvivere i novelli? (Nota bibliografica di Giovanni Pascoli per la sesta edizione di ''Myricae'')
*{{NDR|[[Giosuè Carducci]]}} Egli sembra, anche nell'aspetto, una di quelle foreste sul lido del suo mare, le quali anche nella più quieta serenità pare che si contorcano alle raffiche del libeccio. (da ''Il maestro e poeta della Terza Italia'', in ''Patria e umanità'', p. 380)
*{{NDR|[[Viggiano]]}} Il paese non è grande, ma nemmeno piccolo; l'aria ottima; pittoreschi i dintorni: le rovine di Grumentum a pochi passi; arpeggiamenti per tutto, che fanno di Viggiano l'Antissa della Lucania. (citato in Mario Biagini, ''Il poeta solitario'', Mursia, 1963, p. 111)
*Il [[sogno]] è l'infinita ombra del Vero. (da ''Alexandros'', in ''Poemi conviviali'')
*Il [[poesia|poeta]] è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra. (da ''Il fanciullino'')