George Berkeley: differenze tra le versioni

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*Il 17 aprile 1717 con molta difficoltà giunsi sulla cima del [[Vesuvio]]. Da lì vidi una vasta cavità, piena di un fumo che mi impediva di vederne il fondo e la forma. Da questa voragine uscivano suoni straordinari, che sembravano provenire dalle viscere della montagna. Erano mormorii, singhiozzi, muggiti, scuotimenti, come onde in tempesta; e di tanto in tanto uno strepito simile a un tuono o a un cannone, accompagnato da un rumore di cocci infranti, come quello che fanno le tegole quando cadono dai tetti sulla strada. Qualche volta il vento rendeva il fumo meno denso e lasciava intravedere una fiamma rossastra e le pareti del cratere, striate di rosso e di molte gradazioni di giallo. [...] Il 18 finì lo spettacolo, e la montagna se ne stette assolutamente tranquilla, senza alcuna traccia di fuoco o di fumo. Una persona, la cui finestra affacciava sul Vesuvio, mi assicurò che durante l'ultima notte aveva visto molti lampi, come quelli che precedono il tuono, uscire dalla bocca del vulcano. (da una lettera ad un amico teologo del 1717; citato in ''Il Vesuvio'', Pierro Gruppo Editori Campani, Napoli, 2000)
*{{NDR|su [[Matera]]}} Le case sono costruite lungo i fianchi di un avvallamento di forma ellittica, dieci case una sull'altra come i posti di un teatro. I morti al di sopra dei vivi. A monte non può esserci un numero di persone maggiore che a valle. Abbiamo pranzato in un giardino, che ci ha messo a disposizione un maniscalco vedendoci, nei sobborghi, in cerca di un albero. È stato gentile e educato. Un tale modo di fare è qui un pò di tutti. (citato in ''Viaggio in Italia'', Bibliopolis, Napoli, 1979, pag. 212)
*Va osservato che il [[numero]] non è qualcosa di fisso e determinato, che esista ''realiter'' nelle cose. Esso è esclusivamente una creatura dello spirito. Così accade che risultino: una finestra = 1; una casa, in cui vi siano molte finestre, = 1; una città, formata da molte case, sempre = 1. (citato in [[Gottlob Frege]], ''Fondamenti dell'aritmetica'')
*La [[materia]] è un non ente. (citato in ''Focus'' n. 90, pag. 162)