Giancarlo Abete: differenze tra le versioni

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* La Federazione ha un rapporto istituzionale con la Juventus, è un grandissimo club con cui si è creata confusione negli ultimi tempi. La giustizia sportiva è autonoma, ognuno deve fare il suo ruolo con grande serenità, senza colpevolizzare le singole persone. Tutti se la prendono con arbitri e giudici perché non se la possono prendere con la propria squadra. Per quanto riguarda il Napoli, ho assistito a tante premiazioni anche in situazioni contestate e tutti hanno distinto la fase critica alla fase di riconoscimento. Il calcio deve crescere molto. <ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/15-08-2012/abete-zeman-sbaglia-vale-anche-il-napoli-912263720612.shtml Abete: "Zeman sbaglia E vale anche per il Napoli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 15 agosto 2012.</ref>
* Non abbiamo bisogno di chi alimenta tensioni e faziosità, di chi vorrebbe una giustizia a proprio uso e consumo, di chi parla nella logica di non conoscere il sistema delle regole correndo così il rischio di dire cose che non stanno nè in cielo nè in terra. Un giudice può giudicare bene o male ma non si può demonizzarlo, va sempre salvaguardato il rispetto del ruoli e riconosciuta la funzione della giustizia che non è appiattita su interessi personali. Capiamo la sofferenza di ciascuno, ma la critica deve essere sempre rispettosa. Per quanto mi guarda condivido le parole di [[Gianni Petrucci|Petrucci]], e quando sento parlare di giudici tifosi, e' chiaro che la maggioranza di chi sta nel calcio può avere una passione sportiva, ma quando si è professionisti si ha il dovere di rispettare questa propria professionalità.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcioscommesse/2012/08/24-261065/Abete+alla+Juve%3A+%C2%ABIl+calcio+non+%C3%A8+propriet%C3%A0+privata%C2%BB Abete alla Juve: «Il calcio non è proprietà privata»]'', ''Corriere dello Sport'', 24 agosto 2012.</ref>
*{{NDR|All'indomani di Genoa-Juventus 0-0 dell'11 marzo 2012}} Penso che sia una fase particolare del campionato, un momento che risulta complesso per una serie di eventi che sono accaduti. Io parlo come federazione, il momento va vissuto con grande serenità. La Juve chiarirà le motivazioni, è una critica nei confronti di alcuni arbitraggi e questo fa parte della dimensione del calcio. Ci sono momenti di maggiore stress, risultati che non arrivano e cause che vengono individuate dalla società. L'importante che tutti restino sereni. Accanimento dopo Calciopoli? Non c'è alcun tipo di rapporto tra queste cose e le situazioni che avvengono sul campo. Ci possono essere critiche legittime, momenti in cui gli episodi vanno a favore, ma questo non ha nulla a che vedere con Calciopoli o col contenzioso con la Federazione. Gli arbitri hanno volontà e interesse a non commettere errori perché questi comportano un danno di immagine per loro stessi.<ref group="fonte">Citato in Giuseppe Clabrese ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/2012/03/12/news/abete_juve_arbitri-31397222/ Abete: "Contro la Juve nessun accanimento"]'', ''la Repubblica'', 12 marzo 2012.</ref>
*[[Delio Rossi|Rossi]] ha riconosciuto di aver sbagliato e fermo restando che questo episodio<ref>Il riferimento è all'aggressione verbale e fisica da parte di Delio Rossi ad [[Adem Ljajić]], dopo che il giocatore ha applaudito sarcasticamente all'allenatore. Si veda ''[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2012/05/02/Delio-Rossi-aggredisce-Ljaic-immagini_6807048.html Fiorentina: Delio Rossi aggredisce Ljaic] Ansa.it''</ref> non ci voleva, perché determina un'immagine negativa di tutto il sistema calcio, non si diventa mostri o persone da isolare perché si commette un errore. Rossi merita rispetto perché è stato sempre un professionista esemplare. Quindi bisogna avere la logica di prendere atto di un errore, di scontare una sanzione e di ripartire, così come avviene per tutti noi.<ref group="fonte">Citato in Giuseppe Clabrese ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2012/05/04/news/rossi_scuse-34432087/ Ho sbagliato e chiedo scusa è stata toccata la mia famiglia]'', ''la Repubblica'', 4 maggio 2012.</ref>
* {{NDR|Su [[Alessandro Del Piero]]}} Un grande nel gioco e nello stile. Il suo addio allo stadio di Torino è un fatto da incorniciare. Ha saputo coniugare la capacità professionale a quella di comunicare sempre valori positivi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/13-187608/Abete:+«Juve:+no+al+30+e+alla+stella+sulla+maglia» Abete: «Juve: no al 30 e alla stella sulla maglia»]'', ''Tuttosport'', 13 maggio 2012.</ref>