Gaio Giulio Igino: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gaio Giulio Igino==
* In precedenza gli uomini chiedevano il fuoco agli dei immortali e non sapevano custodirlo per sempre; poi [[Prometeo]] lo portò sulla Terra in una canna e mostrò agli uomini come conservarlo, una volta nascosto sotto la cenere. Per questo motivo Mercurio, per ordine di Giove, lo attaccò con chiodi di ferro a una rupe sul monte Caucao e pose lì un'aquila, che gli rodesse il [[fegato]]; quanto ne veniva mangiato di giorno, tanto ne cresceva durante la notte. Trent'anni dopo Ercole uccise quest'aquila e liberò Prometeo.
:: ''Homines antea ab immortalibus ignem petebant neque in perpetuum servare sciebant; quod postea Prometheus in ferula detulit in terras, hominibusque monstravit quomodo cinere obrutum servarent. Ob hanc rem Mercurius Iovis iussu deligavit eum in monte Caucaso ad saxum clavis ferreis et aquilam apposuit, quae cor eius exesset; quantum die ederat, tantum nocte crescebat. Hanc aquilam post XXX annos Hercules interfecit eumque liberavit.'' (da ''Fabulae'', CXLII)