Silvia Montefoschi: differenze tra le versioni

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==''L'ultimo tratto di percorso del pensiero uno''==
* Il soggetto dunque ritorna, ma nel suo ritornare, non è più trascendente, bensì immanente all'[[uomo]] che riflette su di sé e, qui sta l'originale, il soggetto non è più singolare, bensì duale, come sono due i soggetti che insieme riflettono all'interno della relazione psicoanalitica.<br/>E proprio all'interno della [[psicoanalisi|relazione psicoanalitica]] i due soggetti sono venuti, via via da allora, scoprendo, come [[realtà]] vivente, quella stessa dinamica del Soggetto Trascendente [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegeliano]], quale percorso che lo [[Spirito]] fa per raggiungere la visione totalizzante di sé come Spirito Assoluto. (da ''Oltre Hegel: la Psicoanalisi'')
 
==''Opere. Vol. 1: Il senso della psicoanalisi. Da Freud a Jung e oltre.''==
* L'[[uomo]] è orientato sin dall'inizio verso la realtà, così che il principio del piacere non può più essere considerato il principio primario del comportamento umano, bensì un "principio sussidiario" che entra in gioco quando falliscono le relazioni oggettuali.
* La [[malattia]] mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce.
* La naturale tendenza dell'[[Io]] che si sviluppa è quella di riconoscersi ogni potere decidente su se stesso e sul mondo circostante.
 
==Bibliografia==