Giovanni Battista Niccolini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Raoli (discussione | contributi)
Raoli (discussione | contributi)
Riga 114:
* La [[filosofia]] è un bisogno necessario e un diritto sacro del pensiero. La sua causa è la gran causa della libertà del mondo, richiamata al suo principio stesso la libertà dello spirito. La sua forza è quella della ragione che si appoggia su due mila anni di progressi e di conquiste. È sciocchezza il ripetere tutte le scempiataggini scagliate dalla ragione contro la ragione. Chi ha insegnato agli uomini senza alcun soccorso soprannaturale che hanno un'anima libera, capace di fare il male ma pur il bene? Chi loro ha detto, nell'oppressione universale, che la [[forza]] non è tutto, che vi son dei diritti invisibili che il forte deve rispettare nel debole? (I, p. 390)
 
* Senza [[libertà]] l'uomo non ha bisogno di ragione, e senza [[ragione]] che sarebb'egli della sua libertà? laddove dal principio dell'autorità il campo della libertà si ristringe.

* {{NDR|[[Scoto Erigene]], che visse ai tempi di Carlo il Calvo, dall'850 al 60, scriveva:}} — lL'[[autorità]] è derivata dalla ragione, non la ragione dall'autorità, e l'autorità legittima altro non mi sembra essere che la verità scoperta colle forze della ragione.<ref>Un giorno, mentre Scoto era a una tavola in faccia al re, questi gli chiese : ''Quelle distance y a-t-il entre un Scot et un sot?'' Ed egli rispose: Sire, la table. (1866)</ref> ('''Scoto Erigene'''; I, p. 390)
 
* A [[Francesco Torti]], a Bevagna.<br />Chiarissimo signore. — Ho letto con piacere e meraviglia il suo ottimo libro che ha per titolo ''Dante rivendicato''. Godo che in tanta viltà letteraria si trovi un ardito amico del vero e che per amor di esso non tema nimicizie famose. È gran tempo che in [[Italia]] non si è stampata opera con franchezza così generosa, e piena di quell'evidenza di raziocinio che ho ammirato nella sua. (II, p. 7)