Percy Bysshe Shelley: differenze tra le versioni

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== Citazioni di Percy Bysshe Shelley ==
* [[Cristo]] non è mai esistito...esistito… la caduta dell'uomo, l'intera struttura della superstizione che essa sostiene non può più ottenere il credito dei filosofi. (da una lettera a [[Ralph Wedgwood]] (1766–1837); citatocit. in ''Poesia'' n. 193, Crocetti Editore, 2005).
* {{NDR|[[John Keats]]}} '' Egli ha sorpassata l'ombra della nostra notte; | né invidia né calunnia, né odio né pena, | né l'inquietudine che gli uomini a torto chiamano voluttà, possono più toccarlo e torturarlo ancora. | Dal contagio lento della macchia del mondo | egli è salvo...salvo…'' (citato in &nbsp;<ref>[[Charles Morgan]], ''La fontana'', Mondadori, 1961)</ref>.
* Il macello d'innocui [[animali]] non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati. (citato in <ref>''Sul sistema vegetale di dieta'')</ref>.
* In nome di tutto ciò che è sacro nelle vostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del [[vegetarismo|sistema vegetariano]]. (citato in <ref>Franco Libero Manco, ''Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà'', Nuova Impronta, 1999)</ref>.
* I [[Poeta|poeti]] sono i legislatori misconosciuti del mondo. (citato in <ref>''Corriere della sera'', 17 agosto 1992)</ref>.
* L'inferno è una città che somiglia molto a [[Londra]], una città con tanta gente e tanto fumo. (citato in <ref>''Focus'' n. 87, p. 144)</ref>.
* ''[[Napoli]]! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.'' (da &nbsp;<ref>''Ode a Napoli''; citatocit. in Vincenzo Pepe, ''[http://www.lacropoli.it/articolo.php?nid=312 La baia di Napoli in alcuni campioni di poesia...poesia…]'', ''lacropoli</ref>.it'')
* Se il volto di [[George Gordon Byron|Byron]] era una maschera creata dalla personalità interiore del poeta che tradiva involontariamente i suoi sentimenti o li drammatizzava a tutto beneficio di un osservatore scelto, quello di Shelley era di una trasparenza che rivelava la sua vita interiore e le diverse peculiarità che dominavano il suo intelletto: la sua ingenuità, il suo facile entusiasmo, il suo ardore superficiale. Il suo singolare temperamento gli aveva donato un aspetto privo di età. Sfuggiva a ogni classificazione, cronologica o caratteriale che fosse. (citato in <ref>Peter Quennell, ''Byron in Italia'', Bologna, Il Mulino, 1999)</ref>.
* So di essere uno di quelli che gli uomini non amano; ma sono di quelli di cui si ricordano. (citato in <ref>[[Charles Baudelaire]], ''Lettre à Sainte-Beuve'')</ref>.
* ''O, Vento | Se l'[[inverno]] incombe, può la [[Primavera]] essere lontana alle sue spalle?'' (da &nbsp;<ref>''Ode al vento dell'Ovest'')</ref>.
* Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse...confuse… Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro... (da azzurro…<ref>''The Coliseum'')</ref>
 
* Più un oggetto sfugge al nostro sguardo, maggiore è lo sforzo che facciamo per afferrarlo, poiché esso punzecchia il nostro orgoglio, eccita la nostra curiosità e ci appare interessante. Combattendo ciascuno per il proprio dio, infatti, si combatte solo per gli interessi della propria vanità, la quale, fra tutte le passioni prodotte dal cattivo assetto sociale, è quella che può essere offesa più facilmente e quella che meglio si presta a commettere follìe<ref>''La necessità dell'ateismo'' [1813], Nessun Dogma, Roma 2012, pagg. 15-16</ref>.
*Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse... Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro... (da ''The Coliseum'')
 
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==Citazioni su Percy Bysshe Shelley==
*Shelley e Keats furono gli ultimi poeti inglesi aggiornati nella conoscenza della chimica. ([[J. B. S. Haldane]])
 
== Note ==
<references />
 
==Voci correlate==