Basilicata: differenze tra le versioni

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+ cit. Guido Piovene
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+ cit. Karl Wilhelm Schnars
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*La Lucania mi pare più di ogni altro, un luogo vero, uno dei luoghi più veri del mondo [...] Qui ritrovo la misura delle cose [...] le lotte e i contrasti qui sono cose vere [...] il pane che manca è un vero pane, la casa che manca è una vera casa, il dolore che nessuno intende un vero dolore. La tensione interna di questo mondo è la ragione della sua verità: in esso storia e mitologia, attualità e eternità sono coincidenti. ([[Carlo Levi]])
*Mi piacerebbe aiutare questa regione che preferisco chiamare Lucania e non Basilicata. Vorrei avviare un nuovo tipo di turismo, che unisca le bellezze dei luoghi alla loro storia, alla cultura e alla prelibatezze alimentari. ([[Francis Ford Coppola]])
*Quando nell'anno 1846 il re Ferdinando II in una specie di sopralluogo militare, attraversò la Basilicata con un reparto dell'esercito, si ritenne questa un'impresa molto ardita; tanto più che per lungo tempo da parte di sua maestà e del suo seguito non si ebbero notizie. Si favoleggiarono allora cose su uomini e animali selvaggi, su foreste impenetrabili, su bande di briganti ed esperienze di tutti i tipi: e si restò non poco sorpresi, un bel mattino, vedendo tutto il corpo della truppa fresco ed allegro rientrare nella capitale. ([[Karl Wilhelm Schnars]])
*Questa mi era la più ignota tra le province della penisola, come è, credo, la meno conosciuta in tutto il nostro paese. Può dirsi anzi che la Basilicata sia sconosciuta in gran parte agli abitanti della provincia stessa [...] quasi stranieri gli uni agli altri e perciò non cospiranti ad unico fine, sembrano gli abitatori che pur dovrebbero comporre una grande unità sociale. [...] Eppure quanto fu illustre la vostra nobil contrada! Da questo suolo Pitagora diffuse tanta luce di scienza, tanto apostolato di virtù; da questo suolo Zeusi mostrò, primo al mondo, il magistero della pittura; sorse in questo suolo la musa di Orazio i cui versi corrono immortali sulle labbra degli uomini colti di ogni nazione. E in tutti i tempi la Basilicata è stata ferace di splendidi ingegni, di caratteri sommi [...] Ciò io volli ricordare, non già per un superfluo ricordo storico, ma perché mi sembra renda più imperioso il dovere dell'Italia di tener la Basilicata al posto del quale per ogni aspetto è degna. ([[Giuseppe Zanardelli]])