Beppe Viola: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Beppe Viola==
===[[Gianni Rivera]]===
*Beppe Viola mi manca, eravamo diventati amici, con lui era facile esserlo. Abbiamo condiviso parecchio di ciò che voleva dire il calcio in quel periodo. [...] uno che era un poeta del nostro sport, un innovativo, dal quale accettavo ogni critica, perchè sapevo che lui era sempre in buona fede.
*Quella sua diversità rispetto agli altri, che mi divertiva così tanto. Da lui era più facile accettare le critiche, anche perchè di calcio ne capiva, era competente e non uno dei tanti.
*So che quell'intervista<ref>Si riferisce ad un'intervista realizzata sul tram 15 di Milano in mezzo ai passeggeri.</ref> è rimasta impressa a tanta gente, e tutti si ricordano di quella parte in cui eravamo a bordo del tram: era un qualcosa fuori dal comune, un pò come lo stesso Viola. Mi ricordo che quella era una domenica senza calcio, e la Domenica Sportivà di quel giorno era in pratica dedicata tutta a me. È stato bello.
 
===[[Gianni Mura]]===
*Beppe era lo sport senza piedistallo, ma anche la spalla di due guru (Gualtiero Zanetti e Gianni Brera) non particolarmente portati per la tv. Beppe toccava i tasti giusti, dava i tempi. Ma era giudicato poco telegenico: la cravatta sembrava lo strangolasse, sudava per tre, non era abbronzato. Anche suo nonno aveva la passione del gioco: carte. Il padre, cavalli. Beppe tutt'e due. Dei cavalli sbagliati ("le bestie") non ha mancato uno. Era molto bravo a scopa d'assi, quasi come Pantera Danova, nelle partite con Pizzul e Facchetti. Sembrava svagato, ma sul lavoro non sgarrava. Sembrava pigro e ha sgobbato come un mulo tutta la sua corta vita.