Io speriamo che me la cavo: differenze tra le versioni

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'''''Io speriamo che me la cavo''',: sessanta temi di bambini napoletani''''', caso editorialelibro del 1990 curato da [[Marcello D'Orta]].
 
==[[Incipit]] ==
 
*Quanti temi avrò letto nei miei dieci e più anni come insegnante in un sobborgo napoletano? Non lo so, ne ho perso il conto. Ma non li ricordo perché ordinati o disordinati, tristi, giocosi e persino polemici, tutti mi hanno sempre detto e a volte dato qualcosa. Tanto che alcuni li ho conservati e ora ho voluto raccoglierne una sessantina tra i più sorprendenti. Credo che valga la pena di conoscerli.
 
== Citazioni ==
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*La Rivoluzione francese vide che c'era stata la Rivoluzione americana e fece la Rivoluzione francese.
*La Svizzera è un piccolo paese dell'Europa che si afacia sulla Svizzera, l'Italia, la Germania, la Svizzera e l'Austria. A molti laghi e molte montagnie ma il mare non bagnia la Svizzera e soprattutta Berna.
*Io preferisco [[Giuseppe Garibaldi|Garibardi]] perché è l'eroe dei due mondi, e così ora l'Italia non ha più vergogna di andare in America.
*Io penzo (e credo) che la donna deve essere uguale a l'uomo, perché non è giusto che non è uguale. L'8 Marzo la donna deve essere uguale, all'uomo!
*Quando io correvo sulla spiaggia tutta la rena andava in faccia ai signori che dormivano, e quelli gridavano. Ma a me che me ne fotte? io correvo!
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*La fame nel mondo brulica come i vermi, come i lombrichi. Ci sono popoli ricchissimi, che non sanno neanche dove sta di casa la fame, ma c'è l'India, l'Africa e la Basilicata che lo sanno dove sta di casa, la fame!
*Io vorrei vivere all'età della pietra, per buttare mazzate.
*Ieri stavo solo con nonna, quando hanno bussato alla porta. Erano i [[Testimoni di Geova|Testimoni di Genova]]. Io non li volevo far entrare, pensando che Genova sta vicino a Torino, ma nonna ha aperto lei la porta, e quelli sono entrati. Allora si sono seduti e hanno aperte una specie di valiggetta, tirando fuori un sacco di libricini. Nonna allora li voleva cacciare, ma quelli parlavano sempre essi, e ogni tanto alzavano li occhi al cielo come se stessero per morire. Nonna allora li voleva cacciare un'altra volta, ma quelli parlavano, parlavano, parlavano sempre essi! Finalmente si sono alzati e se ne sono andati, ma prima ci hanno dato dei giornaletti e nonna gli ha dato mille lire.
*Mio padre non so quanti hanni ha, però non è troppo vecchio: un poco è anche giovane!
*Quando Giovanni mi sfotte vorrei fare il boia. Io sono sicuro che se farei il boia riuscirei bene.
*La pioggia è benefica, perché fà parte del ciclo dell'acqua. Il mare bolle sotto i raggi ddel sole, e poi evaqua, e si trasforma in nuvole che si trasformano in pioggia.
*Un povero che chiede la carità a Milano, non è di Milano, è di Foggia.
*Il papa non è venuto mai a [[Napoli]] per paura che gli chiedono i soldi. [...] Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate.
*Al Nord il maltempo è sempre cattivo, piove e nevica sempre, le persone si svegliano umide.
*La circolazione sanguigna è una circolazione del sangue.
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==Bibliografia==
*Marcello D'Orta (a cura di), ''Io speriamo che me la cavo: sessanta temi di bambini napoletani'', Arnoldo Mondadori Editore, 1990.
 
==Altri progetti==
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