Decimo Giunio Giovenale: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Juvenalcrowned.gif|thumb|Giovenale]]
'''Decimo Giunio Giovenale''' (60 circa – 140 circa), poeta e oratore romano.
==''Satire''==
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*È difficile trattenersi dallo scrivere satire. (I, 30)
:''Difficile est satiram non scribere''.
*L'[[onestà]] è
:''Probitas laudatur et alget.''
*L'indignazione mi fa poeta. (I, 79)
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*Chi sopporterà che i Gracchi si lamentino della sedizione? (II, 24)
:''Quis tulerit Gracchos de seditione quaerentes?''
*Nei [[numero|numeri]] è la [[sicurezza]]
:''Defendit numerus''.
*La [[critica]] è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe. (II, 63)
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*Ciascuno ha tanta [[reputazione]] quanti sono i [[denaro|quattrini]] nella sua cassaforte. (III, 143-144)
:''Quantum quisque sua nummorum servat in arca, | tantum habet et fidei.''
*L'amara [[povertà]] non ha in sé nulla di più
:''Nil habet infelix paupertas durius in se | quam quod ridiculos homines facit.''
*Non è facile emergere per coloro alle cui [[virtù]] è ostacolo la scarsezza dei mezzi. (III, 164)
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*Tutti qui viviamo in una condizione di ambiziosa povertà. (III, 182-183)
:''Hic vivimus ambitiosa | paupertate omnes''.
*A
:''Omnia Romae | cum pretio.''
*Spendere la vita per la [[verità]]. (IV, 91)
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*Nulla è più insopportabile di una donna ricca. (VI, 460)
:''Intolerabilius nihil est quam femina dives''.
*Un
:''Felix ille tamen corvo quoque rarior albo.''
*Tutti desiderano possedere la [[conoscenza]], ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo. (VII)
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*Animo equilibrato in un [[corpo]] [[salute|sano]]. (X, 356)
:''Mens sana in corpore sano.''
*Nessun colpevole può essere assolto dal tribunale della sua [[
:''Se | iudice nemo nocens absolvitur''.
:''Ille crucem sceleris pretium tulit, hic diadema''.
*La [[vendetta]] è il
:''Semper et infirmi est animi exiguique voluptas | ultio''.
*Il [[bambino]] ha
:''Maxima debetur puero reverentia.''
*Quanto più i [[denaro|quattrini]] aumentano, tanto più ne cresce la
:''Crescit amor nummi quantum ipsa pecunia crevit.''
*La [[natura]], dando le [[lacrime]] al [[uomo|genere umano]], attesta di averlo dotato anche di un [[cuore]] facile alla commozione. Questa è la parte migliore della nostra coscienza. (XV, 131-133)
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