Stephenie Meyer: differenze tra le versioni

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*Il legame che ci univa era più forte della distanza, dell'assenza e del tempo. Poco importava che fosse più speciale, bello, brillante o perfetto di me, ormai anche lui era coinvolto e condizionato in modo irreversibile. Era destinato a essere mio, per sempre, come io appartenevo a lui.
*Ci trovavamo entrambi in pericolo di morte. eppure, in quell'istante, mi sentìì bene. Intera. Finalmente sentivo il cuore pompare nel petto, il sangue scorrere caldo e veloce nelle vene. I miei polmoni si riempirono del dolce profumo della sua pelle. La voragine si era chiusa senza lasciare traccia. Mi sentivo perfetta, come se la ferita non si fosse mai spalancata.
*La sua voce era velluto e miele. «"La morte che ha libato il miele del tuo respiro, nulla ha potuto ancora sulla tua bellezza"», mormorò e riconobbi i versi pronunciati da Romeo sulla tomba di Giulietta.
*Avevo dimenticato cosa fosse la vera felicità. La felicità. Rendeva sopportabile persino la morte.
*Tra il dolore e il nulla, avevo scelto il nulla.
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*La sua voce era velluto e miele. «"La morte che ha libato il miele del tuo respiro nulla ha potuto sulla tua bellezza"», mormorò e riconobbi i versi pronunciati da Romeo sulla tomba di Giulietta. La campana suono per l'ultima volta. «Hai lo stesso profumo di sempre», aggiunse. «Quindi, forse questo è davvero l'inferno. Non importa. Resisterò».
*Edward mi si avvicinò prendendo il mio viso tra le mani. Mi sfiorava con delicatezza, premendo la punta delle dita sulle mie tempie, le guance, il profilo del mento. Come fossi un oggetto fragilissimo. Ed è proprio così, soprattutto in confronto a lui. <br/>«Dovresti essere di buonumore. Se non oggi, quando?» sussurrò. Sentivo sul viso il suo dolce respiro. <br/>«E se non volessi essere di buonumore?», chiesi col fiato corto. <br/>I suoi occhi ardevano dorati «Peccato». <br/>Quando si fece ancora più vicino e posò le labbra ghiacciate sulle mie, la testa mi girava già. Proprio come voleva, riuscì a farmi dimenticare qualsiasi affanno, occupata com'ero a ricordarmi inspirare e espirare. La sua bocca, fredda, morbida e delicata, indugiò sulla mia, finchè non lo strinsi forte e mi gettai nel bacio con un eccesso di entusiasmo. Lo sentii sorridere, mentre si allontanava e scioglieva l'abbraccio. [...] <br/>«Fai la brava, per favore», sussurrò a un centimetro dal mio collo. Posò di nuovo le labbra sulle mie, con delicatezza, e sciolse definitivamente l'abbraccio incrociandomi le braccia sullo stomaco.
*Mentre mi fissava leggevo nei suoi occhi che le mie parole erano giunte troppo, troppo tardi. Aveva già deciso. <br/>Mentre lo osservavo i suoi occhi di ghiaccio si sciolsero. L'oro tornò liquido, fuso, e bruciò nei miei con un'intensità travolgente.
 
=== [[Explicit]] ===