Gianni Clerici: differenze tra le versioni

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* Ancora adesso, scrollo la testa. Quel passante, che forse [[Dino Zoff]] avrebbe deviato in angolo, [[Adriano Panatta|Adriano]] arrivò a giocarlo, e a metterlo dove andava messo, fuori portata.<ref>Il riferimento è a un match point annullato da Panatta al primo turno del [[Open di Francia|Roland Garros]] del 1976, poi vinto dall'italiano, contro il cecoslovacco Pavel Hutka (citato in Pietro Farro, ''Il tennis è un grattacielo: storie in punta di racchetta'', Effepi Libri, 2005, p. 85, ISBN 88-6002-001-8).</ref>
* {{NDR|Su [[Ilie Năstase]]}} È stato diverso per una caratteristica fondamentale. Ha introdotto nel gioco lo spettacolo teatrale, direi soprattutto il musica hall. Certo, attori del court ce n'erano già stati. Come [[Bill Tilden|Tilden]], ad esempio, attore tanto professionale da aver giocato un match e aver recitato nello stesso giorno a Broadway. Ma nessuno era stato tanto irriverente, tanto consapevole che il tennis fosse anche e in qualche occasione soprattutto spettacolo. Qui, in Francia, si dice infatti jouer sia per lo sport che per la scena. Ed ecco che Nasty, scelto dal destino per il palcoscenico dei court, era spinto a giocare, cioè a recitare.<ref>Citato in Carlotta Clerici, ''[http://www.tennisitaliano.it/ilie-nastase-lrsquoattore-del-court-1-primo-tempo Ilie Nastase, l'attore del Court]'', ''Il Tennis Italiano'', 21 aprile 2010.</ref>
* I match, è noto, si vincono dentro di noi. Vanno immaginati costruiti in ogni dettaglio, quasi fossero i cartoni di un affresco. Sul campo, poi, bisogna essere svelti a mettere i colori. (da ''500 anni di tennis'')
* L'individualismo, l'internazionalità, le antiche origini regali, dovrebbero fare del [[tennis]] un gioco alieno dalle sanguigne passioni di sport più volgari.<ref>Da ''Il Grande Tennis''; citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/12/03/davis-patria-djokovic-la-serbia-sfida-la.html Davis, patria e Djokovic la Serbia sfida la Francia]'', ''la Repubblica'', 3 dicembre 2010.</ref>
* [[Margaret Smith Court|Margaret Smith]], prima che tennista, è un fenomeno atletico, forse il più straordinario tra le straordinarie amazzoni dei campi.<ref>Citato in Pietro Farro, ''Il tennis è un grattacielo: storie in punta di racchetta'', Effepi Libri, 2005, p. 68, ISBN 88-6002-001-8.</ref>
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* Poi [[Novak Đoković|Djokovic]] è straordinario. Le sue imitazioni erano divertentissime. Peccato che alcuni non abbiano gradito. Sai cosa mi disse [[Fiorello]]: "''Questo può diventare più bravo di me''". Magari finito di fare il tennista si divertirà a far l'attore. Poi il campione è anche attore, in fondo, almeno sul campo. C'è una componente di teatralità nel campione.<ref>Citato in ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/05/04/707038-colloquio_scriba.shtml A Colloquio con lo Scriba]'', ''Ubitennis.com'', 4 maggio 2012.</ref>
* Quante sere non abbiamo passate insieme, nell'aria buia di una discoteca, e le ore delle partite si facevano più vicine. L'angoscia che provavo, da ex-giocatore, da amico, non sembrava neanche sfiorare [[Nicola Pietrangeli|Nicola]].<ref>Citato in Pietro Farro, ''Il tennis è un grattacielo: storie in punta di racchetta'', Effepi Libri, 2005, [http://books.google.it/books?id=3-DJBgQ1NQsC&pg=PA18 pg 18], ISBN 88-6002-001-8.</ref>
* Se fossi un po più gay di quello che sono, mi farebbe piacere essere accarezzato dalla volée di McEnroe.<ref name=ubitennis>Da ''[http://it.justin.tv/ubaldoscanagatta/b/307836794 "Diretta Ubitennis"]'', 7 febbraio 2012, minuto 54:22.</ref>
* Se Tiriac usa la sua racchetta come la clava di un cavernicolo, Nastase pare Aramis.<ref name=nasty/>
* [[Michael Stich|Stich]] è un giocatore polivalente: sulla terra è un terraiolo, sull'erba è un erbivoro e sul cemento è un cementaro.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, [http://books.google.it/books?id=bWPm4d23hDUC&pg=PA92 p. 92], ISBN 88-8598-826-2.</ref>
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* Questa isola, tanto lontana e dissimile dalla nostra piccola Europa, detiene un curioso primato. Wimbledon è infatti, senza dubbio alcuno, la capitale mondiale del tennis. Masse di fedeli vi accorrono, in devoti atteggiamenti. E tuttavia, fin da lontano 1936, dall'addio di [[Fred Perry]], il Papa non appartiene alla stirpe dei padri fondatori.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/07/01/la-parabola-di-henman-eroe-che.html La parabola di Henman, l'eroe che non arriva mai]'', ''la Repubblica'', 1 luglio 2004.</ref>
* «Se Cochet – è stato scritto – fu l' inventore di se stesso, e Borotra il regista di se stesso, Lacoste fu il suo stesso allenatore». Un allenatore raffinatissimo, severo sino alla crudeltà, addirittura maniaco.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/08/10/lacoste-il-coccodrillo-dandy-che-invento-il.html Lacoste, il coccodrillo dandy che inventò il tennis totale]'', ''la Repubblica'', 10 agosto 2008.</ref>
* Se fossi un po più gay di quello che sono, mi farebbe piacere essere accarezzato dalla volée di McEnroe.<ref name=ubitennis>Da ''[http://it.justin.tv/ubaldoscanagatta/b/307836794 "Diretta Ubitennis"]'', 7 febbraio 2012, minuto 54:22.</ref>
* {{NDR|Su [[Mats Wilander]]}} Secondo soltanto al suo connazionale [[Bjorn Borg|Borg]] per doti podistiche, imbattibile oltre le quattro ore di gioco, ebbe l'intelligenza di alternare ad un nativo rovescio bimane un gesto ad una sola mano. Mancato il poker nel 1988 per inadeguatezza all'erba, parve appagato da quella grande stagione, e si lasciò sedurre da divagazioni oppiacee.<ref name=agassi/>
* {{NDR|Su [[Stefan Edberg]]}} Stupendo volleatore, rovescio angelico, perenne eleganza e correttezza, si implicò in una fiera rivalità con [[Boris Becker]] in tre deliziose finali, vincendone due. Ultimo rappresentante, insieme con l'avversario, di una specie di tennista ormai scomparsa, il serve and volleyer.<ref name=agassi/>
 
==''500 anni di tennis''==
* I match, è noto, si vincono dentro di noi. Vanno immaginati costruiti in ogni dettaglio, quasi fossero i cartoni di un affresco. Sul campo, poi, bisogna essere svelti a mettere i colori.
 
==Citazioni su Gianni Clerici==