Devi: differenze tra le versioni

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Devībhāgavata Purāṇa+1
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*Come [[Shiva|Śiva]], la Dea incarna il paradosso e l'ambiguità: ella è sensuale ma distaccata, dolce ed eroica, bella e terribile. Poiché è sia l'energia che rende schiavi sia quella che libera, la Dea è la [[Shakti|Śakti]], ossia l'energia e il potere di Śiva. ([[Gavin Flood]])
*Essa è la forma di tutto ciò che è cosciente. L'origine della conoscenza, la percezione della realtà, l'istigattrice dell'intelletto. (''[[Devībhāgavata Purāṇa]]'')
*In realtà la Dea si manifesta – secondo gradi diversi – in tutte le donne. Una delle più importanti pratiche tantriche è la venerazione rituale di una donna o di una fanciulla da parte di devoti sia di sesso maschile sia di sesso femminile. Una fondamentale cerimonia, celebrata soprattutto nel Bengala e nel Nepal, è la venerazione di una fanciulla (la ''kumārī-pūjā'') in cui una giovane vergine di circa dodici anni è collocata su un «trono». La Dea è installata o fatta discendere nella fanciulla come avverrebbe con un'icona, e la giovinetta viene poi venerata. ([[Gavin Flood]])
*Questa è una, onnipresente, sovrana; le diverse dee adorate nei culti privati o pubblici, pur con le loro differenze a volte molto marcate, non sono altro che sue forme particolari. ([[André Padoux]])