Franco Baldini: differenze tra le versioni
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*Sono andato via perché dopo quello che ho detto su [[Luciano Moggi|Moggi]] non aveva più senso restare in Italia, né c'erano più le condizioni di lavoro. Troppi conflitti d'interesse, troppo impicci, tra sistemi di credito, persone, istituzioni. Si ama e si smette di amare. Io quel calcio non l'amavo più, non ci riuscivo. Per un po' sono andato in Sudafrica a vendere caffè.
* [Devo fare ammenda] Su [[Gabriele Oriali]], che è rimasto coinvolto e ha patteggiato, come dirigente dell'Inter, nello scandalo dei passaporti falsi sul dossier Recoba. Ha detto la verità, nel senso che mi chiese un consiglio, io gli dissi che sapevo che c'era una persona, che però non conoscevo, che si occupava di vedere se le carte erano in regola. Poi questa persona non si è rivelata a posto. Oriali non lo sapeva, nemmeno io. Lui ha molto sofferto per la macchia e mi dispiace.
* Ho vissuto e lavorato in Spagna e in Inghilterra, dove il calcio è una cosa seria, ma diverte. Dove allo stadio si festeggia, non ci si sfoga, né ci si abbrutisce. E mi chiedo, chissà forse è possibile anche in Italia. Questa è l'ultima possibilità che ho di non restare indifferente.
* Io sono per la vendita collettiva dei diritti tv. Dove avviene, come in Germania, al vertice c'è ricambio. Invece in Spagna la lotta si riduce a due: se non è Real è Barcellona. Il dramma del nostro calcio è che pur guadagnando e non essendo uno sport minore, si è impoverito. Non ha saputo gestire la sua ricchezza, e ora con la crisi è sempre più in crisi. E' in ritardo anche sulle soluzioni.
*Ho conosciuto [[Giacinto Facchetti|Facchetti]], una buona e grandissima persona. Ma la morte non abbuona certi comportamenti. Credo che dal paradiso può evitare di guardare lo squallore qui sotto.
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